Diversi appezzamenti che circondano il bacino lacustre sarebbero infatti oggetto di un vero e proprio mercato sommerso, in violazione della normativa in materia. Terreni gravati anche da uso civico verrebbero venduti con scritture private, quindi senza il ricorso a notai né registrazione di atti al catasto. Tra l’altro i presunti venditori non hanno titoli per farlo, in quanto si tratta di aree inalienabili, per diritti imprescrittibili e non soggetti a commercio. Sono sostanzialmente soggetti al regime giuridico dei beni demaniali. Al momento non ci sono conferme ufficiali a riguardo ma è indubitabile che, prima di queste asserite cessioni fuori regola, ci sono comunque innumerevoli occupazioni del tutto abusive. Dopo un certo periodo di tempo gli occupanti considerano evidentemente quella terra come se fosse la loro. Stupisce ulteriormente il fatto che tali transazioni avverrebbero in piena area sottoposta a particolari vincoli di tutela ambientale, ovvero il Monumento Naturale del Lago istituito lo scorso anno della Regione per una superficie di oltre 1700 ettari, tra i comuni di Fondi, Monte San Biagio e, in piccola parte, Terracina. Senza contare che resta il problema degli abusi edilizi consumati intorno allo specchio lacustre, in particolare con recinzioni non autorizzate, che al momento rendono sostanzialmente inaccessibile alla collettività uno dei più preziosi beni naturali del comprensorio.