Dopo circa venti anni, con la fine del 2007 termina anche lattivit di servizio del comandante dei Vigili Urbani di Monte San Biagio, Antonio Proia.Nel corso della cerimonia di commiato svoltasi luned scorso alla presenza del sindaco Gesualdo Mirabella, dei rappresentanti delle Forze dellordine, di alcuni amministratori e diversi cittadini, lormai ex comandante non ha nascosto un certo rammarico. Proia ha in particolare fatto notare di esser stato praticamente lasciato solo in momenti difficili come in occasione degli attentati subiti negli ultimi due anni. Come forse si ricorder, nel marzo dellanno scorso due rudimentali bombe-carta, realizzate con bottiglie di plastica riempite di benzina e con dei mortaretti a fare da innesco, furono posizionate nottetempo sotto la Fiat Uno in dotazione alla Polizia Municipale. Mentre una non scoppiata forse a causa del freddo, laltra esplosa provocando diversi danni alla carrozzeria della vettura, il cui serbatoio sarebbe stato addirittura forato con lintento di favorire una vera e propria esplosione fortunatamente evitata. Il 27 luglio del 2006 furono invece squarciate le gomme dellauto privata dello stesso Proia, mentre il 2 settembre nel cortile della sua abitazione, dove era parcheggiata la stessa vettura, fu lanciata sempre una rudimentale bomba molotov solo fortuitamente inesplosa. Amarezza anche riguardo allattivit di servizio che rimasta frenata per la mancanza di risorse umane e strumentali. Nonostante tutto sono stati numerosi gli interventi portati a termine in questi anni, soprattutto per quanto riguarda labusivismo edilizio, un problema che, anche a causa fino a poco tempo fa dellassenza di un Piano Regolatore Generale, posiziona Monte San Biagio tra i comuni pontini con il pi alto numero di irregolarit in proporzione ai residenti. Antonio Proia aveva iniziato la sua carriera come dipendente comunale ed era stato impiegato prima allanagrafe e poi allufficio tributi. Nel 1988 partecip al concorso per vigili urbani e lanno dopo ne divent comandante. A met degli anni novanta fu destituito e destinato ad altro incarico. Una decisione mai accettata, che lo port ad adire le vie legali e ad ottenere il reintegro al comando della Polizia Municipale, dopo un lunghissima battaglia giudiziaria che ha fatto in qualche maniera anche giurisprudenza e che, per alcuni aspetti che chiamano in causa le due amministrazioni comunali precedenti allattuale, non pu considerarsi ancora conclusa.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 03/01/2008 Ore 14:22