Il suo rinvio a giudizio è stato deciso ieri dal Giudice per le indagini preliminari di Latina Tiziana Coccoluto che ha accolto la relativa richiesta del sostituto procuratore Raffaella Falcione fissando contestualmente la prima udienza al 9 giugno del prossimo anno. Il dibattimento, che si terrà presso il Tribunale di Terracina, sarà uno dei pochissimi del genere mai celebrati in provincia. Il reato informatico contestato al 24enne fondano consiste nell’aver messo fuori uso una nota chat siciliana attraverso accessi abusivi al server. La relativa inchiesta, che risale al 2004, era stata condotta dalla Procura di Catania che aveva indagato anche altre 19 persone in tutta Italia. I legali del giovane, gli avvocati Raso e Feula, hanno già preannunciato battaglia, sostenendo l’assoluta estraneità del loro assistito, “a carico del quale – dicono - non è stato trovato alcun elemento di colpevolezza”. Uno dei pochi altri procedimenti penali legati alla cosiddetta pirateria informatica che hanno riguardato la provincia pontina, aveva coinvolto nei mesi scorsi un giovane di Campodimele accusato di aver violato il sistema di una multinazionale.