Dopo i rinvii dei giorni scorsi, sono iniziate Gioved mattina le operazioni di sgombero del campeggio Il Gabbiano, la struttura ricettiva fondana situata in localit Tumulito, ritenuta abusiva sia da un punto di vista urbanistico che commerciale.In base ad un accordo tra il Comune ed i proprietari, stato evitato lintervento delle ruspe in maniera tale da salvare almeno i materiali di bungalows, prefabbricati vari e roulotte che potranno essere rivenduti o riutilizzati altrove. Come forse si ricorder, lo sgombero era stato momentaneamente sospeso su richiesta prima della Regione e poi della Prefettura che hanno voluto verificare la fondatezza delle tesi della propriet secondo cui ci sarebbero state le condizioni per consentire il proseguimento dellattivit. Sulla base anche di specifiche sentenze ormai inappellabili, lamministrazione comunale ha per fornito adeguate spiegazioni relativamente allordinanza di rimozione e chiusura. Uno dei motivi principali alla base del provvedimento la sicura presenza di usi civici su quellarea. Alla presenza delle Forze dellordine ma in un clima sostanzialmente tranquillo, operai del Comune e dello stesso campeggio hanno pertanto smantellato i primi venti prefabbricati e nei prossimi giorni completeranno le operazioni di bonifica dellarea. Prevedibile il malcontento e la preoccupazione dei tre soci titolari della struttura (uno dei quali ha dovuto far ricorso anche alle cure dei medici dellospedale di Terracina per un malore subto proprio Gioved mattina) e dei circa dieci operai che sono naturalmente rimasti senza lavoro e che ora sperano in un sostegno da parte del Comune, magari nellambito della predisposizione dellatteso Piano di Utilizzo dellArenile in cui dovranno essere dati in concessione tratti di spiaggia a chioschi e stabilimenti balneari. Operante dal 1980, Il Gabbiano ha quasi sempre rappresentato uno dei principali motivi di contrapposizione tra le varie amministrazioni succedutesi a Palazzo San Francesco. Proprio lex sindaco socialista Onorato Marrazzino, che a suo tempo aveva autorizzato la gestione a seguito anche di una controversia legale, intervenuto sulla spinosa vicenda, dichiarando provocatoriamente che dietro lo sgombero di questo campeggio c la chiara volont dellattuale amministrazione comunale di colpire lui, vale a dire uno degli attuali oppositori politici. Solidariet stata espressa anche da centinaia di residenti del Salto di Fondi che hanno sottoscritto una petizione per chiedere il ritiro del provvedimento e che hanno esposto lenzuola bianche su balconi e recinzioni in segno di disaccordo per una decisione ritenuta eccessiva. Dal Comune hanno per ribadito che si tratta di un intervento inevitabile, finalizzato esclusivamente al ripristino della legalit ed inserito, fra laltro, nellambito dellormai noto progetto di rinaturazione e recupero ambientale della duna che, per una profondit di circa 150 metri, interesser un chilometro e mezzo della fascia costiera fondana nel tratto tra Holiday e, appunto, Tumulito. A tal proposito lo stesso Comune ha gi preannunciato un altro centinaio di ordinanze di demolizione di immobili ritenuti abusivi ed insanabili; le quali, tra predisposizione dei relativi atti e ricorsi alle vie legali da parte dei destinatari, non dovrebbero comunque essere eseguite prima del prossimo febbraio.
Articolo
a cura di la Redazione
pubblicato il 15/12/2007 Ore 14:28