Sotto accusa questa volta la mancata corresponsione delle indennità dovute agli infermieri per un progetto denominato "obiettivo". Si tratta di un incentivo elargito al personale disponibile ad accompagnare in
ambulanza i pazienti, quando questi vengono momentaneamente trasferiti da un ospedale ad un altro per essere sottoposti a esami o visite di vario genere. Istituito agli inizi del 2004, questo progetto concede all'azienda sessanta giorni di tempo per contabilizzare le prestazioni fornite dal personale, predisporre i mandati e mettere in pagamento la somma dovuta. Negli ospedali di Fondi e di Terracina riguarda una quindicina di infermieri. "Non ci sono state pagate alcune di queste prestazioni – denuncia ora Addessi - nè l'Azienda ci ha fornito spiegazioni, come avrebbe invece dovuto per un minimo di trasparenza e di rispetto verso il personale. Fino a questo momento non sappiamo pertanto quando riceveremo le nostre spettanze". Addessi fa notare a tal proposito come, se nello stipendio dei dirigenti non si fanno sentire, nelle buste paga dei dipendenti di livello più basso poche decine di euro penalizzano invece sensibilmente l'economia familiare. Il dirigente della CGIL torna poi a segnalare che “a distanza di numerose settimane dalle nostre segnalazioni non si è ancora provveduto a sostituire la porta rotta che lascia incustodito il Pronto Soccorso, ad installare un indispensabile interfono allo sportello accoglienza del reparto e a consegnare i golfini invernali ai dipendenti dello stesso Pronto Soccorso”.