Lo dichiarano i consiglieri di maggioranza di Fondi De Meo, Biasillo, Refini e Capasso, che in una interrogazione consiliare al sindaco Parisella, chiedono se la regione abbia proceduto alla preventiva ed opportuna consultazione delle istituzioni locali prima di approvare il provvedimento. La richiesta è motivata soprattutto dagli effetti negativi che tale provvedimento potrebbe avere su queste zone se fosse attivato. “Infatti – continuano i consiglieri – oltre ai vincoli che la ZPS comporterebbe per l’attività venatoria, sono preoccupanti soprattutto quelli di carattere urbanistico, in considerazione del fatto che le zone individuate precisamente quelle di Sant’Oliva, via Rene, e le contrade di San Magno e San Raffaele sono densamente edificate. Secondo la normativa vigente sui territori ZPS – dichiarano ancora i consiglieri – qualsiasi pratica edilizia, come ad esempio una banalissima recinzione, dovrà essere soggetta al parere di valutazione d’incidenza, rilasciato da un ufficio Regionale, questo di fatto causerà un aumento dei costi burocratici e un notevole allungamento dei tempi per il rilascio delle autorizzazioni”.