Proseguono gli accertamenti della Guardia di Finanza del Gruppo di Formia sulle presunte irregolarit urbanistiche ed edilizie che, secondo lopposizione consiliare di centrosinistra, sarebbero state favorite nel corso degli ultimi anni dallamministrazione comunale di Sperlonga.Secondo quanto si appreso, nella mattinata di ieri i finanzieri, accompagnati anche da alcuni rappresentanti della Capitaneria di Porto, avrebbero in particolare effettuato un sopralluogo nellormai nota particella numero cento del catasto urbano, unarea situata nella zona mare di Fiorelle sulla quale, secondo appunto la minoranza, in palese violazione della normativa in materia, il precedente sindaco e il capo responsabile del servizio urbanistico del Comune hanno espresso parere favorevole allaccoglimento di domande di condono, mentre avrebbero dovuto rigettare tutte queste richieste di sanatoria visto che erano relative ad abusi edilizi eseguiti non su terreno comunale ma su pubblico demanio marittimo e, cosa ancor pi grave, ad una distanza inferiore di trecento metri dal mare e quindi, per questa stessa ragione, non condonabili. Gli atti relativi a questa e ad altre vicende amministrative sono stati fra laltro gi acquisiti dalla stessa Guardia di Finanza. Il responsabile del servizio urbanistico aveva scritto la minoranza in un dossier inviato alla Procura, relativamente in particolare proprio alla suddetta particella catastale numero cento - non solo non ha proceduto al rigetto delle domande di sanatoria, ma anzi ha dato parere favorevole al loro accoglimento. Nel corso di tanti anni, dellesito di queste domande non si poi saputo pi nulla e, anche nei casi in cui sono stati emessi provvedimenti di sgombero, lo stesso funzionario si contemporaneamente impegnato per cercare di regolarizzare i detentori abusivi, suggerendo agli stessi la presentazione di istanze di condono. Seppur invitato dallAgenzia del demanio a desistere da qualsiasi pretesa di titolarit del Comune su quellarea avevano concluso i rappresentanti dellopposizione lo stesso dirigente insiste inoltre nel sostenere la legittima propriet comunale, senza per dimostrare titoli o trasferimenti; senza mai produrre, cio, una qualunque documentazione che comprovi che quella zona, a noi invece risultante essere del demanio marittimo da quasi ottantanni, sia invece di propriet del Comune.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 16/11/2007 Ore 14:45