Nuove contestazioni da parte della minoranza di centrosinistra nei confronti dell’amministrazione comunale di Campodimele. Alla vigilia dell’atteso consiglio comunale previsto per domani (durante il quale, dopo il nulla di fatto delle precedenti due sedute, si dovrebbe prendere finalmente atto della decadenza del sindaco Zannella, come ormai noto dichiarato ineleggibile perché condannato ad otto mesi per falso ideologico)...ora è un bando riguardante la costituzione di un’azienda faunistica ad alimentare l’ennesima contrapposizione. Per la precisione, la relativa delibera della giunta municipale che - con una nota ufficiale inviata al Prefetto, alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti - i consiglieri di minoranza chiedono di revocare. Un atto risalente allo scorso 16 ottobre, cioè poco prima della notizia della «destituzione» del sindaco Zannella. Ci sono, secondo gli esponenti d’opposizione, che evidenziano come il progetto abbia fra l’altro beneficiato di uno stanziamento regionale di ben 600mila euro, diverse irregolarità nell’atto di approvazione del bando e della relativa convenzione. «Innanzitutto nello schema del bando mancano i criteri determinativi del punteggio di aggiudicazione della gara d’appalto» afferma il consigliere Rocco Zannella. «È assente, poi, l’indicazione dell’organo collegiale deputato alla valutazione delle domande. Inoltre non è congruamente motivato, ed appare in contrasto con il criterio cronologico di aggiudicazione a parità di condizioni professionali, l’affidamento all’attuale gestore». Al di là di quelli che possono sembrare aspetti puramente formali, nelle file dell’opposizione è probabilmente sorto il sospetto che il bando di concorso sia stato fatto “su misura” per facilitare qualcuno. «È palese l’affidamento a terzi di un ingente patrimonio comunale attraverso criteri di assoluta discrezionalità» prosegue l’esponente della minoranza. «Non solo – conclude Zannella - sono state violate le norme sulla trasparenza e non sono stati predeterminati i criteri ed i punteggi relativi alla valutazione delle condizioni di professionalità dei partecipanti al bando, ma l’atto prodotto da un sindaco che non era candidabile è, secondo noi, nullo ed annullabile”.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 12/11/2007 Ore 19:16