ha dichiarato il neo-assessore comunale alla sanità Giuseppe Pascale, delegato dal sindaco Mirabella a rappresentare Monte San Biagio dell’annunciata nuova riunione della conferenza provinciale della sanità in programma per venerdì prossimo 9 novembre. "Il nuovo atto va a stravolgere quanto di buono era riuscito a mantenere in vita il precedente manager Ernesto Petti, con la capacità di raccordo intelligentemente svolta dall'allora direttore del presidio ospedaliero di centro Rosario Sciuto. Quello che la Coiro cerca di imporre alle strutture del bacino di utenza su cui insiste Monte San Biagio, è un autentico attentato all'efficienza delle strutture di questo territorio” ha aggiunto Pascale sulla stessa lunghezza d’onda del sindaco di Fondi Parisella e degli altri primi cittadini pontini di centrodestra che, come noto, avevano abbandonato la seduta della conferenza provinciale del 30 ottobre scorso chiedendo il rinvio della discussione per presentare osservazioni all’atto aziendale. “Nella sanità non si dovrebbero improvvisare interventi o, peggio, accettare direttive imposte dai vertici regionali" ha concluso l’assessore forzista di Monte San Biagio, alimentando ulteriormente l’ormai lunga contrapposizione tra il centrodestra provinciale, in particolare del sud-pontino, e la maggioranza di centrosinistra che sostiene il presidente della giunta regionale Marrazzo. A proposito del centrosinistra, i sindaci pontini di questo schieramento, tra cui quello di Formia Bartolomeo e quello di Sezze Campoli, hanno già annunciato che non prenderanno parte alla conferenza della sanità di venerdì prossimo perché “si tratta di una riunione di natura esclusivamente politica voluta dal centrodestra per esprimere un inutile parere postumo ad un documento che è già stato inviato alla Regione nel rispetto di termini ben precisi e noti fra l’altro da diversi mesi”.