Proseguono gli accertamenti della Polizia Provinciale nel nostro comprensorio sul presunto giro daffari legato alla caccia di frodo di cinghiali.Secondo i primi elementi raccolti, i bracconieri venderebbero la carne degli animali uccisi a diversi ristoranti della Piana, specialmente a Fondi, Lenola e Monte San Biagio. Non pi una sola passione venatoria, quindi, ma una vera e propria attivit finalizzata al guadagno. Il problema grave rappresentato dal fatto che i bracconieri operano in vere e proprie squadre, non agiscono solo nel periodo in cui la caccia aperta ma praticamente per tutto lanno, per di pi in aree protette e in zone con precisi vincoli. Lultima operazione in ordine di tempo per il contrasto del fenomeno risale a qualche giorno fa ed stata effettuata a Lenola proprio dalla Polizia Provinciale. In quelloccasione erano stati denunciati cinque cacciatori di frodo e sequestrati due fucili e la carcassa di un cinghiale di 30 chili. Il blitz degli agenti coordinati dal colonnello Attilio Novelli era scattato in localit Pantano, ai confini con Campodimele, dove i cinque denunciati, tutti lenolesi e di et compresa tra i 21 e i 70 anni, erano impegnati in una battuta, con tanto di cani e fucili, alla ricerca appunto di cinghiali, nonostante la specifica stagione venatoria fosse ancora ufficialmente chiusa.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 31/10/2007 Ore 13:45