Una volta nell’edificio, i malfattori hanno cercato di trafugare computer ed altri oggetti ma, grazie al pronto intervento di una pattuglia dei Carabinieri in servizio nella zona, sono stati fortunatamente costretti a lasciare sul prato circostante quasi tutta la refurtiva. L’episodio è stato pubblicamente denunciato dal dirigente scolastico Franco Nunziante, che ha scritto una lettera all’amministrazione comunale tornando a chiedere interventi urgenti per la sicurezza del plesso. Nella nota – indirizzata al sindaco Luigi Parisella, all’assessore alla pubblica istruzione Egidio Turchetta e a quello ai lavori pubblici Riccardo Izzi – si rinnova un’istanza già avanzata per ben quattro volte dal giugno scorso ad oggi. “L’edificio non è ancora a norma di sicurezza per prevenire atti vandalici, in quanto basta una spallata ad una qualsiasi finestra per accedervi e un calcio alle porte della segreteria e della direzione per sfondarle” scrive Nunziante, segnalando in particolare che “la rete adiacente al ruscello Mola Santa Maria è stata praticamente distrutta e che le molte segnalazioni del caso sono cadute nel vuoto”; che “gli uffici di direzione e segreteria non sono adeguatamente protetti da finestre e porte blindate”; che “tutto il plesso è in balìa di chi vuol entrare, mancando un allarme o una video-sorveglianza”. Il dirigente scolastico del secondo circolo didattico di Fondi evidenzia inoltre che “questi atti vandalici, oltre che alla struttura, spesso arrecano danni agli arredi e al materiale didattico e di segreteria, quest’ultimo comprato fra l’altro con risorse della scuola mai restituite dall’Amministrazione comunale che dovrebbe provvederne per legge all’acquisto”. “L’altra sera fortunatamente c’è stato il pronto intervento dei Carabinieri ma la situazione non è più sostenibile” conclude pertanto il professor Nunziante auspicando, come detto, tempestive contromisure da parte del Comune. Il precedente raid vandalico nel plesso “Domenico Purificato” risale all’inizio dello scorso luglio. In quell’occasione i saccheggiatori sfondarono a calci alcune porte, imbrattarono le aule con gli estintori antincendio, danneggiarono i distributori automatici di bevande, misero a soqquadro segreteria e palestra lasciando addirittura escrementi sul pavimento. Nei giorni immediatamente successivi ci fu una riunione in Comune in cui si decise di installare un impianto di allarme a cellule fotoelettriche collegato con la centrale operativa di un istituto di vigilanza privata. Una misura già sperimentata con successo nella media “Don Milani” e nella vicina scuola primaria “Gonzaga”, ma che, presumibilmente per carenza di risorse finanziarie, presso la Purificato non è stata ancora attuata.