In attesa del consiglio previsto per il prossimo 6 novembre, dopo il rinvio di quello tenutosi gioved scorso, resta in primo piano la questione della decadenza del sindaco di Campodimele Francesco Paolo Zannella, ritenuto ineleggibile a causa di una condanna per falso ideologico ormai inappellabile.La minoranza di centrosinistra del cosiddetto Paese della Longevit ha infatti denunciato lo stravolgimento di una sua proposta di delibera presentata in occasione dellultimo consiglio. Secondo quanto riferito dal capogruppo Rocco Zannella, che a tal proposito ha inviato anche una lettera al Prefetto di Latina, la decisione della maggioranza di centrodestra con cui stato votato il rinvio della seduta scaturita dallirregolare modifica formale e sostanziale del documento con cui i quattro consiglieri di opposizione avevano chiesto esclusivamente la revoca della convalida degli eletti e dunque la presa datto della decadenza del primo cittadino. Zannella e i suoi colleghi dopposizione sostengono insomma che nel verbale del consiglio di gioved scorso sono state riportate parole non contenute nel documento da loro presentato e chiedono pertanto al segretario generale del Comune, Nicola Benedetto, di rivedere la contestata delibera. Un ulteriore elemento, dunque, in una vicenda che rischia di alimentare anche una contrapposizione istituzionale tra il Comune campomelano e la Prefettura di Latina, la quale ha ribadito che in base alla normativa vigente sostanzialmente obbligatorio prendere atto della non candidabilit, e dunque della conseguente revoca dellelezione, del sindaco Paolo Zannella. Come ormai noto, il procedimento scaturisce da una condanna a otto mesi, pena sospesa e con non menzione nel casellario giudiziale, che lormai di fatto ex sindaco ha riportato nel 2006. Nella sua qualit di architetto, circa dieci anni fa aveva collaborato con il Comune di Monte San Biagio per lesame delle richieste di condono edilizio. Nel suo ruolo di verbalizzante della commissione edilizia, aveva omesso di trascrivere l'uscita dall'aula di un consigliere, di professione medico, che era stato chiamato per unemergenza. Qualcuno aveva denunciato il fatto alla Procura con la successiva indagine, il conseguente rinvio a giudizio e la citata condanna ormai passata in giudicato. E in base alla legge non ci si pu candidare ad una carica elettiva in presenza di una condanna per reato doloso superiore ai sei mesi.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 30/10/2007 Ore 13:47