Resta viva la polemica politica a Lenola relativamente al piano di lottizzazione convenzionata per la realizzazione di ventuno villini in localit Chiavino.Dopo liniziale presa di posizione della minoranza di centrosinistra, che ha espresso pesanti dubbi sulla regolarit del relativo iter amministrativo, e la successiva secca replica del sindaco Gian Battista De Filippis, che ha invece evidenziato la piena legittimit delloperato della sua amministrazione comunale, ora la volta della contro-replica dellopposizione. Si tratta per la precisione di vere e proprie osservazioni (lo strumento con cui si avanzano cio formali eccezioni relativamente ad un atto in via di approvazione, chiedendone la modifica o lannullamento) ufficialmente depositate in Comune dai consiglieri Pietrosanto, Di Fonzo, Pannozzo, Antogiovanni, Panno e Catena. Tra le contestazioni principali la presunta carenza dei necessari titoli di propriet, visto che circa un ettaro dellarea interessata non apparterrebbe alla societ che ha presentato il progetto. Un altro aspetto evidenziato dai sei consiglieri relativo alla richiesta avanzata dalla Regione Lazio di stralciare dalla zonizzazione la vicina zona boschiva che secondo il piano di lottizzazione dovrebbe essere ceduta al Comune come area a verde attrezzato. Dubbi vengono sollevati nelle eccezioni anche in riferimento alle deroghe alle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale per quanto riguarda il portico e le aree di parcheggio. Poco chiari sarebbero anche i riferimenti alle aree destinate alle opere di urbanizzazione primaria, in quanto non sarebbe specificato se la cessione sia gratuita o comporti invece un onere, n verrebbe specificato quali opere siano di uso pubblico. Ma il punto su cui lopposizione continua a porre la principale attenzione resta quello dellaspetto geologico, visto che una relazione del 2004 evidenzierebbe la pericolosit del sito in localit Chiavino per la presenza di versanti aspri e con declivi con pendenza di ben il 70 per cento. Esiste insomma un rischio frane e un pericolo dilavamento, vale a dire lazione erosiva operata dalle acque piovane su rocce e terreni in pendio. Infine, parte dellarea interessata dalla lottizzazione sarebbe stata anche percorsa dal fuoco e quindi dovrebbe essere sottoposta a vincolo di inedificabilit. Tutti sanno che il progetto in questione rientra negli obiettivi di un piano regolatore approvato prima del nostro arrivo e pertanto stato approvato in conformit a quanto stabilito dalla normativa vigente aveva fra laltro detto il sindaco De Filippis dopo le prime contestazioni della minoranza, aggiungendo che il polverone che si sta sollevando ad arte riguardo alla costruzione di questi villini destinato a cessare dopo le elezioni della prossima primavera. Ogni volta che lopposizione contraddice la maggioranza, il sindaco, che su questa vicenda sembra aver avocato a s la delega allurbanistica, parla di polemica pretestuosa. Ma di fronte a documenti ed atti pubblici comprovanti la non regolarit del progetto siamo noi a chiedere a De Filippis i motivi della sua irriducibile presa di posizione ribatte il portavoce della minoranza Carlo Pietrosanto.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 09/10/2007 Ore 14:11