Buone notizie per i cittadini laziali esenti dal ticket sanitario per reddito o patologie.Da questa mattina, infatti, possono nuovamente rivolgersi ai circa 350 ambulatori privati della regione senza pagare le analisi. Dopo circa tre mesi di disagi, ieri stato difatti firmato un ''pre-accordo'' con cui stata individuata una soluzione provvisoria valida fino al 31 dicembre prossimo. Il documento sottoscritto dall'Assessore regionale alla Sanit Augusto Battaglia, dal Presidente di Federlazio-Sanit privata Claudia Melis e dal Presidente di Anisap Lazio Vittorio Cavaceppi prevede che lassistenza di laboratorio torner dunque disponibile per i cittadini con maggior disagio sociale, nei limiti dei budget residui per ciascuna struttura che l'Agenzia di Sanit pubblica del Lazio sta ultimando di calcolare. Per tutti gli altri utenti i laboratori applicheranno un tariffario sociale con costi contenuti. L'Assessore Battaglia, in attesa del nuovo tariffario nazionale, si e' impegnato a ripristinare dal 2008 le precedenti tariffe e a ricalcolare i budget reperendo le risorse necessarie, cos da garantire dal prossimo anno le prestazioni di laboratorio a tutti i cittadini del Lazio esenti e non esenti. Luned prossimo sar anche aperto un tavolo di confronto per dare stabilit alla rete delle strutture private accreditate esistenti e consentirne la piena integrazione all'interno del servizio sanitario regionale, anche alla luce dei forti disagi agli assistiti che sono emersi nei tre mesi di sciopero delle strutture private accreditate. Laccordo raggiunto - ha dichiarato lAssessore Battaglia - un passaggio fondamentale soprattutto perch consentir a migliaia di cittadini, ai malati cronici ed alle fasce socialmente pi deboli di tornare ad usufruire gratuitamente dei servizi delle strutture accreditate. Tra le parti ha aggiunto - ha fortunatamente prevalso il senso di responsabilit nellinteresse della salute pubblica. ''Si tratta di una soluzione provvisoria che non risolve definitivamente i problemi dei laboratori e dei relativi dipendenti, ma che abbiamo accettato principalmente nell'interesse dei cittadini, anch'essi vittime di questa situazione ha tenuto comunque a precisare il Presidente di Federlazio-Sanita', Claudia Melis. Questa soluzione ha concluso - andr a fronteggiare una situazione di emergenza che si sta verificando in tutta Italia, in attesa che il Tar del Lazio si pronunci sulla illegittimit del tariffario imposto dal Ministero della Salute e gi annullato dal Consiglio di Stato nel 2001''. La Regione si intanto impegnata a liquidare, entro la met di ottobre, il conguaglio relativo allanno 2005 ed entro il 15 novembre quello riguardante il 2006. Sono state inoltre concordate nuove modalit di impiego del budget residuo al 30 settembre. A fronte di ci, i laboratori accreditati si sono impegnati a garantire tutte le prestazioni ai pazienti esenti secondo modalit di fatturazione e pagamento che saranno definite entro il 15 ottobre. Come gi riferito in precedenti edizioni del nostro tg, sin dallo scorso giugno si erano registrati molti disagi in tutto il Lazio, e dunque anche nel nostro comprensorio, per lo sciopero, appunto, dei laboratori di analisi, contrari ai nuovi tetti massimi per le prestazioni da loro erogabili, decisi dalla Regione per contenere i costi della sanit e diminuire il pesantissimo debito del settore, oggetto fra laltro anche di un severo piano di rientro concordato con il Governo nazionale. I nuovi limiti sono stati ritenuti inaccettabili dalle associazioni di categoria, le quali avevano sostenuto che in questa maniera i tetti stabiliti sono stati praticamente gi raggiunti a met anno e che per la restante parte del 2007 le strutture private sarebbero state impossibilitate a fornire ulteriori prestazioni. Con gravi problemi non solo ovviamente per i cittadini, costretti a rivolgersi alle strutture pubbliche con le conseguenti lunghe attese; ma anche, se non soprattutto, per i circa cinquemila operatori degli ambulatori privati che rischierebbero il licenziamento o quanto meno consistenti decurtazioni delle spettanze. E intanto sempre a proposito di sanit, resta insoluto in provincia di Latina in problema relativo al trasporto da un ospedale allaltro dei pazienti che devono sottoporsi, per esempio, ad una TAC; ma anche per il trasferimento delle sacche di sangue e delle provette per le analisi di laboratorio. Un servizio che dovrebbe garantire lAzienda Sanitaria Locale, che solo recentemente ha bandito la relativa gara dappalto ora per bloccata per il ricorso di una delle ditte partecipanti. Cos, come avvenuto finora, lincombenza resta a carico dellARES, lagenzia regionale per lemergenza sanitaria che dovrebbe ovviamente occuparsi esclusivamente degli interventi urgenti e che dunque non sempre pu garantire la disponibilit di mezzi e personale per i cosiddetti trasporti ordinari.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 04/10/2007 Ore 12:49