“Il Lazio – si legge nella lettera – è tra le regioni maggiormente colpite da questo grave e preoccupante fenomeno che è in crescita e colpisce ormai tutte le discipline, dal livello professionistico all'amatoriale”. Infatti il traffico illecito di farmaci e sostanze dopanti che spesso è collegato a quello delle sostanze stupefacenti in mano alla criminalità organizzata, trova canali di scambio soprattutto all'interno di strutture come le palestre di fitness, estranee ai circuiti sportivi propriamente detti. “Per tali ragioni – si legge infine nella lettera – e al fine di avviare un confronto che porti presto all'adozione in sede regionale di misure per contrastare il fenomeno del doping, riteniamo necessaria la convocazione della commissione Cultura, Spettacolo e Sport, allargata all'Agensport, all'assessorato regionale e ai maggiori esperti del fenomeno”.