Anche il Lago di Fondi stato coinvolto nella cosiddetta Goletta 2007, la campagna itinerante di Legambiente che informa sullo stato di salute dell'ecosistema e promuove politiche di corretta gestione e salvaguardia delle coste lacustri e della biodiversit.Alla presenza, tra gli altri, del presidente regionale dellassociazione ambientalista, Lorenzo Parlati; dei delegati allambiente dei Comuni del comprensorio, tra cui il vice sindaco di Fondi Giulio Cesare Di Manno; e del responsabile del Monumento Naturale del Lago, Giuseppe Marzano, ieri mattina, nel suggestivo scenario del cosiddetto Laghetto degli Alfieri recentemente acquisito dalla Regione, si svolto un interessante dibattito sul tema un lago da salvare. Successivamente sono state effettuate escursioni guidate sia a piedi che in barca e, soprattutto, sono stati effettuati dei prelievi per conoscere le condizioni in cui versa lo specchio lacustre. I parametri monitorati sono sia microbiologici e si riferiscono, per esempio, ai coliformi fecali, agli streptococchi fecali e agli enterococchi intestinali; sia chimico-fisici, con particolare riferimento alla temperatura dell'acqua, al PH, allossigeno disciolto, alla conducibilit e salinit, alla trasparenza e alla presenza di materiale oleoso in superficie. Nel corso delliniziativa di ieri, realizzata con il contributo dellassessorato regionale allAmbiente e dei Consorzi per il riuso degli oli e delle batterie, stata ribadita la necessit di completare al pi presto liter per listituzione del Parco dei Monti Ausoni e dello stesso Lago di Fondi. Il parco uno strumento di valorizzazione e loccasione per uno sviluppo economico diverso e duraturo. Per questo obiettivo si lavorato tanto e ora non c dunque altro da fare che approvare la relativa legge regionale ha dichiarato a tal riguardo il presidente di Legambiente Lazio, Parlati. Condividiamo e salutiamo con favore la scelta di reiterare il decreto di istituzione del Monumento Naturale del Lago e riteniamo utile ed opportuna la scelta di inserirvi anche il comprensorio della cosiddetta isola dei Ciurli in maniera tale da tutelare anche le zone circostanti finora non compromesse ha commentato dal canto suo il presidente del circolo fondano di Legambiente Luigi Di Biasio, secondo il quale in questa maniera stato messo in chiaro come la salvaguardia e la tutela dellambiente e della natura vengano prima delluso speculativo del territorio. Le resistenze allistituzione del parco sono strumentali e le aree protette non possono essere viste come un limite per la fruizione del territorio, a meno che non si faccia riferimento ad una sua visione distorta. Dovremmo ammettere, allora, di trovarci di fronte a logiche economiche di tipo clientelare, fatte di speculazione edilizia ed abusivismo e per niente vicine al concetto di utilizzo durevole delle risorse naturali ha spiegato a sua volta Paola Marcoccia, presidente del circolo Legambiente di Monte San Biagio, aggiungendo che loccasione del parco deve essere colta per rilanciare lagricoltura, puntando sulle produzioni tipiche e di qualit, e invertendo la rotta che vede spesso abbandonare i terreni. Contemporaneamente vanno create tutte le condizioni affinch residenti e turisti possano adeguatamente fruire di un cos pregevole bene naturale.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 27/07/2007 Ore 14:19