Nuovi clamorosi sviluppi relativamente al sequestro effettuato dalla Forestale di Terracina di cui vi abbiamo gi fornito anticipazioni nelle passate edizioni del tgI sigilli apposti dagli agenti dellispettore Giuseppe Pannone in localit Barchi, nei pressi della galleria di Monte Giove, riguardano infatti un cantiere del Consorzio di Bonifica del Sud-pontino e non, come si era appreso in un primo momento, di quello dellAgro-pontino. Una vicenda che chiama dunque direttamente in causa lente pubblico-economico con sede in viale Piemonte a Fondi, accusato, in pratica, di aver deturpato bellezze naturali e di aver effettuato sbancamenti e riporti di roccia e terreno senza autorizzazione da parte del comune di Terracina su una zona sottoposta sia a vincolo paesaggistico che ad uso civico. Il tutto per realizzare una pista carrabile, lunga circa cento metri e larga cinque, nellambito della contestuale costruzione di grosse vasche per laccumulo di acqua da utilizzare per gli impianti irrigui del salto di fondi e della zona sud di Terracina. Presunte irregolarit contestate, per la precisione, al funzionario del consorzio responsabile del procedimento, al direttore dei lavori e ai titolari dellimpresa che sta eseguendo lintervento, unopera per la quale sono stati finanziati complessivamente oltre dieci milioni di euro da parte della regione Lazio e dellUnione Europea. Il sequestro disposto dal sostituto procuratore Gregorio Capasso, sulla scorta degli accertamenti della Forestale e di una specifica consulenza tecnica, scaturisce in particolare, secondo quanto si e appreso, dallassenza di alcune autorizzazioni che avrebbe dovuto concedere il comune di Terracina, visto che si e intervenuti nel suo territorio. Ma sotto esame risulterebbe essere anche il reale rispetto del nulla osta paesaggistico rilasciato dalla Regione, che sarebbe diventato inefficace in caso di danni alla vegetazione e allassetto idrogeologico. Invitati a rilasciare una dichiarazione in merito a questa vicenda, che susciter ovviamente commenti e reazioni di varia natura, il presidente del consorzio Franco Persichino e il suo vice Lino Conti, si sono limitati ad esprimere relativa serenit dicendosi sicuri del sostanziale rispetto delle varie normative in materia e preannunciando limminente presentazione di unistanza di dissequestro del cantiere.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 22/03/2006 Ore 13:55