Ulteriore, e per certi versi inatteso, sviluppo nelloperazione antidroga condotta dai Carabinieri e denominata Lazial Fresco che, come forse si ricorder, port allinizio del maggio scorso allesecuzione di ben trentasette ordinanze di custodia cautelare in vari centri pontini tra cui in particolare proprio Fondi.A seguito di dettagliate verifiche effettuate dai Carabinieri stata infatti chiesta la chiusura di un noto locale pubblico di Terracina situato sulla Pontina. Tra le persone finite in carcere cera in effetti un pregiudicato risultato titolare dellattivit commerciale, considerata uno dei punti di riferimento dei traffici illeciti oggetto dellinchiesta. Ai sensi dellarticolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, i militari della compagnia terracinese dellArma hanno pertanto chiesto al Questore di Latina di emanare il conseguente provvedimento di chiusura del locale. Come detto, loperazione Lazial Fresco ha consentito di smantellare un ingente traffico di sostanze stupefacenti per un volume daffari di almeno un milione di euro. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati ben ottanta chili di hascisc e quaranta di cocaina e, attraverso soprattutto intercettazioni telefoniche ed ambientali, stato possibile risalire a consegne di droga che dal Sud-America, in particolare dallArgentina, arrivava via aerea o via mare in Spagna. Da qui giungeva nel sud-pontino attraverso i collegamenti con i porti di Gaeta e Civitavecchia o, attraverso il trasporto su strada. In alcuni casi la sostanza stupefacente era nascosta tra carichi di frutta e verdura destinati ufficialmente al Mercato Ortofrutticolo di Fondi. Proprio il nostro comprensorio risultato, fra laltro, tra le zone pi interessate dalloperazione, visto che vi risiedono dodici delle trentasette persone coinvolte. I provvedimenti restrittivi hanno riguardato in particolare tre familiari referenti di una ditta di autotrasporti fondana, gi coinvolti in precedenza in fatti analoghi. Sempre a Fondi sono stati poi arrestati un 36enne, un 35enne, un 27enne ed una 32enne, tutti residenti nella zona della cosiddetta 167 e gi noti alle Forze dellOrdine; e, ancora, un 46enne e la sua compagna di 41 anni residenti nella zona de Le Spinete. Il fratello della donna, un 35enne, stato invece fermato a Campodimele. A Monte San Biagio, infine, stato bloccato un 39enne, referente di unaltra ditta di autotrasporti sempre di Fondi e fra laltro figlio del 66enne reo confesso di un omicidio avvenuto circa tre anni fa nelle campagne del paese. Oltre alla droga vennero sequestrati numerosi documenti ed alcuni congegni elettronici presumibilmente utilizzati per rilevare la presenza di spie e microchip. Dalle intercettazioni inoltre emerso che i vari indagati, sospettando evidentemente di essere sotto controllo, cambiavano i loro numeri di telefono ogni due-tre giorni e utilizzavano nelle loro comunicazioni una sorta di codice cifrato in cui ad ogni lettera corrispondeva un numero.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 11/07/2007 Ore 14:39