Prevedibile clamore nel nostro comprensorio per il sequestro di due strutture annesse all'albergo Grotta di Tiberio di Sperlonga, del quale risulta comproprietario lattuale Presidente dellAmministrazione Provinciale di Latina Armando Cusani.Il provvedimento, dovuto a quanto si appreso ad un eccesso di cubatura rispetto alla concessione edilizia, stato eseguito ieri dagli agenti del commissariato di Polizia di Gaeta su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, il quale ha accolto la richiesta avanzata dalla dottoressa Raffaella De Pasquale, il sostituto procuratore titolare della relativa inchiesta scaturita da una serie di esposti-denuncia presentati negli ultimi due anni dai consiglieri di minoranza del Comune sperlongano. I sigilli, che riguarderebbero unarea di circa 200 metri quadrati, sono stati apposti a locali di servizio e non ricettivi, tanto che lalbergo continua ad operare. Fino ad ora il presidente della Provincia, nonch ex sindaco ed attuale capogruppo consiliare della maggioranza di Sperlonga, non ha rilasciato dichiarazioni a riguardo. La minoranza chiede che si faccia chiarezza anche sulla regolarit della relativa concessione edilizia, in particolare per la mancata modifica della destinazione duso dellimmobile in questione, prima adibito a ristorante. Lopposizione di centrosinistra, ed in particolare il capogruppo Nicola Reale, ha inoltre evidenziato che lalbergo si trova in unarea che il Piano Regolatore destinerebbe a zona agricola di salvaguardia ambientale. Pesanti dubbi sono stati espressi anche sulla mancata modifica della destinazione duso dellimmobile, sulla realizzazione di un annesso svincolo viario sulla Flacca e su una concessione edilizia in sanatoria rilasciata al precedente proprietario. La stessa minoranza aveva chiamato in causa anche due funzionari regionali. Si tratta del direttore del dipartimento del territorio e della dirigente della relativa area, che hanno in qualche maniera avallato la realizzazione dellalbergo dichiarando che sono state seguite procedure regolari. Secondo Reale, i due funzionari o andrebbero rimossi perch dimostratisi incompetenti in materia o andrebbero addirittura inquisiti dalla magistratura per accertare se con il loro operato hanno favorito un interesse privato. Nei giorni scorsi, infine, il Tribunale Amministrativo Regionale di Latina, accogliendo listanza di un cittadino residente nelle vicinanze dellalbergo, ha ordinato alla Regione Lazio di nominare un commissario ad acta cui spetter la valutazione delle procedure amministrative seguite per la realizzazione del citato svincolo viario e di un vicino muro di cinta.
Articolo
a cura di la Redazione
pubblicato il 29/06/2007 Ore 15:06