La relazione consegnata qualche giorno fa, dagli operatori della stazione zoologica alla Polizia provinciale denunciava come il taglio dei canneti lungo i corsi d'acqua del nostro territorio avesse decimato la fauna autoctona che nidifica lungo gli argini, rimarcando che gli enti preposti alla manutenzione dei canali avrebbero dovuto preoccuparsi di rimandare le operazioni di bonifica ad un periodo successivo, evitando in questo modo di compromettere l'habitat dell'avifauna. Alla pesante accusa ha risposto prontamente il presidente del Consorzio, sostenendo la costante attenzione per il rispetto delle esigenze idrauliche e della fauna locale che i piani annuali di manutenzione ordinaria userebbero, attraverso la scelta, tra gli interventi più urgenti, di quelli meno invasivi. Inoltre, relativamente al periodo scelto per i lavori di pulizia dei canali, il presidente del Consorzio di Bonifica, Conti, sottolinea l'impossibilità di scegliere strade alternative, dal momento che il rinvio di queste operazioni provocherebbe inevitabilmente ritardi nella manutenzione che si ripercuoterebbero sull'efficienza degli interventi in caso di forti piogge.