LAssessore all'agricoltura del comune di Monte San Biagio Mario Brancaleone ha reso noto che il Moscato di Terracina finalmente doc.Un risultato di grande rilevanza per il nostro comprensorio, maturato nell'ambito del progetto "Agricoltura Qualit", realizzato da ARSIAL, a coronamento di anni di paziente lavoro e di confronto con il MIPAAF e Regione Lazio al fianco dei produttori. Il percorso di caratterizzazione del Moscato di Terracina ha preso avvio quando ARSIAL decise di raccogliere le sollecitazioni provenienti da un piccolo nucleo di produttori locali iscritti alla Cooperativa Moscato di Terracina e supportati dallAssessorato allAgricoltura del Comune di Monte San Biagio. Oggi, a rivendicare la denominazione del Moscato di Terracina, ci sono sei cantine e oltre 100 viticoltori. Allora le uve, trattandosi di un vitigno a duplice attitudine, venivano vinificate quasi clandestinamente e il vino commercializzato con denominazioni "ombra". Con il riconoscimento ministeriale questo vino, prodotto dal pressoch unico vero monovitigno laziale ed espressione della biodiversit degli Ausoni (pluripremiato nelle ultime manifestazioni vinicole), riemerge alla legalit, riappropriandosi dello status che gli era stato riconosciuto fin dall'antichit pre romana. La classica forma di allevamento ad alberello segna, infatti, come un vero e proprio relitto culturale pervenuto fino a noi grazie alla perspicacia dei contadini, il confine geografico tra la cultura greca e quella etrusca dell'allevamento a festone.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 11/06/2007 Ore 14:06