Notizie purtroppo poco piacevoli per il nostro comprensorio dalla Guida Blu 2007, la pubblicazione curata ogni anno da Legambiente e Touring Club sulle localit balneari e lacustri dItalia.Ancora una volta Fondi non infatti nemmeno inserita nella graduatoria nazionale mentre Sperlonga scende da tre a due vele, il simbolo attraverso il quale vengono sintetizzati i risultati delle valutazioni effettuate sulla base di numerosi parametri. La Guida, che prevede un massimo di cinque vele ed un minimo di una, premia in pratica quelle localit che, oltre alla bellezza del paesaggio e alla qualit delle acque, possono vantare una corretta gestione del territorio, interventi e politiche in linea con il rispetto dellambiente e una buona funzionalit dei servizi. I risultati, che come avvenuto gi in passato alimenteranno quasi sicuramente varie reazioni di natura politica, bocciano come detto Fondi, accusata in particolare di una cattiva gestione del territorio soprattutto relativamente allabusivismo edilizio e di una mancata gestione della pressione turistica che verrebbe solo passivamente subta. Nonostante lottima qualit delle acque, Sperlonga perde invece posizione a causa di contestati insediamenti edilizi sia ai lati della Flacca che nella zona collinare. In provincia di Latina brilla invece Ventotene che, grazie anche alla sua pregevole riserva marina, sfiora la vetta della classifica, conquistando quattro delle cinque vele possibili. Un gradino pi sotto Ponza e Gaeta che si fermano a tre. Due vele per Sabaudia, San Felice Circeo e, come detto, Sperlonga. Infine, passa da due a una vela Terracina, penalizzata in particolare per il mancato adeguamento dei depuratori delle acque. Come gi spiegato, il giudizio attribuito a ciascuna localit dunque il frutto di approfondite valutazioni e di dati incrociati. I parametri presi in esame possono essere suddivisi grosso modo in due categorie: la qualit dei servizi ricettivi e la qualit ambientale del territorio. In questa maniera vi sono localit naturalisticamente pi significative di quelle premiate con le 5 vele, ma che non offrono per servizi turistici di eccellenza. Come ve ne sono altre con strutture ricettive impeccabili dove, per, il territorio marino e costiero stato pi o meno gravemente compromesso. La Guida Blu ha provato a sistematizzare le informazioni ambientali e "turistiche" relative alle localit costiere prese in esame, allo scopo di fornire una valutazione dello stato di conservazione e gestione del territorio e del mare, dell'attrattivit dei fondali, del livello dei servizi pubblici e dell'accoglienza, della promozione delle risorse territoriali, della sostenibilit turistica, dell'impegno nell'applicazione di efficaci politiche ambientali come la riduzione dei consumi idrici ed energetici, la diminuzione della produzione dei rifiuti e lincremento della raccolta differenziata, lincentivazione di una mobilit sostenibile, la produzione locale di energia da fonti rinnovabili. I numerosi parametri sono stati quindi usati per stabilire 21 indicatori i cui valori hanno determinato la graduatoria finale. La scelta di questi indicatori ha tenuto conto di una decina di requisiti chiave, definiti e riconosciuti in ambito europeo. Vale a dire uso del suolo, degrado del paesaggio, biodiversit e impatto delle attivit turistiche; stato delle aree costiere; accessibilit alle destinazioni e mobilit locale; consumo e produzione di energia; consumi idrici e sistemi di trattamento delle acque reflue; produzione e gestione dei rifiuti; struttura sanitaria e sociale; sicurezza alimentare e produzioni tipiche di qualit; opportunit e qualit delleventuale vacanza; e, infine, iniziative attuate per il miglioramento della cosiddetta sostenibilit.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 02/06/2007 Ore 13:49