La Regione Lazio sar chiamata a costituirsi nei giudizi davanti al giudice unico di Terracina che vedono opposto il Comune di Fondi agli occupatori dei terreni di Selva Vetere.Lo ha disposto il giudice Antonio Perinelli, che ha differito al 19 novembre prossimo ludienza inizialmente fissata per l11 giugno, consentendo cos allamministrazione regionale, alla quale spetta la sorveglianza sulle legittimazioni dei terreni di uso civico, di costituirsi nel processo a carico di uno degli occupatori. lennesimo capitolo di una vicenda giudiziaria che si gioca su diversi tavoli. Da un lato il Comune che, sulla base di vari atti e sentenze, sostiene la natura di uso civico dei terreni di Selva Vetere e per questo ha citato persino in giudizio per il risarcimento del danno gli occupatori ritenuti abusivi; dallaltro questi ultimi, decine dei quali hanno presentato ricorso davanti al commissario per gli usi civici Franco Carletti. Essendo i giudizi ovviamente connessi, dopo la nomina da parte del commissario Carletti di un perito demaniale incaricato dellaccertamento della qualit dei suoli di Selva Vetere, il giudice Perinelli, che deve decidere sul risarcimento del danno chiesto dal Comune, ha ritenuto opportuno far slittare i tempi del processo e chiamare in causa anche la Regione. Una battaglia giudiziaria senza risparmio, come noto, quella relativa ai terreni di Selva Vetere; anche perch allasserita natura di uso civico di quelle aree sono indirettamente collegate le quasi cento demolizioni di manufatti abusivi effettuate nei mesi scorsi. Ma se il gravame delluso collettivo fosse negato da giudici e periti i proprietari degli immobili abbattuti hanno minacciato di presentare a loro volta richieste di risarcimento milionarie per la demolizione delle costruzioni. Uneventualit che lamministrazione comunale ha in pi circostanze bollato come un vero e proprio spauracchio alimentato da chi si ostina a non voler prendere atto che loperato del Comune stato riconosciuto impeccabile in ben tre gradi di giurisdizione. Vale a dire dal Giudice Speciale per gli usi Civici; dal TAR e dal Consiglio di Stato in sede di giustizia amministrativa; e dal Giudice Unico di Terracina che, in sede civile, ha confermato, per gli occupatori di quei terreni, lobbligo di corrispondere un indennizzo per aver di fatto sottratto quelle aree alla disponibilit collettiva.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 31/05/2007 Ore 19:36