L’uomo, che ha scelto il rito abbreviato e che nega ogni addebito, è comparso ieri davanti al Giudice per l’Udienza preliminare di Latina Claudia Dentato che ha rinviato il processo al prossimo 28 settembre. Controversa la vicenda che lo vede coinvolto e che riguarda presunti abusi commessi sulle ragazzine tra il settembre del 2004 e il luglio del 2005. Le indagini partirono circa due anni fa quando i servizi sociali si stavano occupando delle due tredicenni. A causa di alcuni problemi familiari, le ragazze erano state infatti affidate una alla nonna e l’altra ad una zia. Qualche tempo dopo gli assistenti vennero a conoscenza di un rapporto carnale tra una delle due ed un ventenne che, pur difendendosi sostenendo che la ragazza era consenziente, fu indagato per violenza sessuale. Nel corso dei successivi accertamenti vennero ascoltati alcuni testimoni e spuntò fuori il nome del muratore che, lavorando in un cantiere edile situato nelle vicinanze dell’abitazione della nonna delle 13enni, le avrebbe adescate e condotte in luoghi appartati per avere vari rapporti sessuali. L’uomo respinge però le accuse ed i suoi avvocati hanno evidenziato fra l’altro che non è mai stato riconosciuto, che non è stato mai ascoltato dagli investigatori e che ci sono numerose contraddizioni nel racconto delle stesse ragazzine. Se ne saprà di più, si spera, il prossimo autunno quando, come detto, si terrà una nuova udienza del processo.