E' stato predisposto il decreto che obbliga a indicare sulle etichette la provenienza delle olive impiegate nella produzione dell'olio vergine ed extravergine.Si tratta di un grande successo per la Coldiretti, impegnata da anni a favore della trasparenza. L'obbligo di indicare la provenienza delle olive impiegate serve per impedire di spacciare per Made in Italy miscugli di olio spremuto da olive greche, spagnole e tunisine. Solo nell'anno 2006 si verificato l' aumento record del 45% a favore dell'olio di oliva tunisino, mentre importanti marchi italiani sono finiti in Spagna. L'indicazione geografica delle olive deve riportare la regione o lo stato membro dell'unione Europea o il Paese dove stata effettuata la coltivazione. In caso di inadempienza - fa sapere la Coldiretti in una nota - sono previste sanzioni amministrative per un importo fino ai 9500 euro per ogni singola infrazione. Il decreto per l'identificazione di origine dell'etichetta consente di verificare la reale origine delle olive e quindi anche di valorizzare gli oliveti italiani che possono contare su 250 milioni di piante, molte delle quali secolari, situate in zone dove contribuiscono al paesaggio e all'ambiente.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 10/05/2007 Ore 13:57