Maxi-operazione antidroga dei Carabinieri in diversi centri della provincia di Latina, tra cui in particolare proprio Fondi. Ben 36 le ordinanze di custodia cautelare, 31 in carcere e 5 agli arresti domiciliari...disposte dal Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale pontino su richiesta della Procura della Repubblica. Tra le persone destinatarie dei provvedimenti restrittivi ci sono tre familiari referenti di una ditta di autotrasporti fondana gi coinvolti in precedenza in fatti analoghi, una coppia di coniugi che gestisce un bar situato nella zona centrale sempre di Fondi ed altri sei fondani, tra cui una donna, sia pregiudicati che incensurati. Loperazione, iniziata nel luglio del 2005 e condotta nel massimo riserbo in questi due anni circa, ha permesso, attraverso soprattutto intercettazioni telefoniche ed ambientali, di risalire ad un traffico internazionale di droga proveniente dal Sud-America via aerea o via mare verso la Spagna e successivamente diretta al sud-pontino. In molti casi la sostanza stupefacente era nascosta tra carichi di frutta e verdura destinata ufficialmente al Mercato Ortofrutticolo di Fondi, i cui operatori, bene sottolinearlo, sono risultati comunque assolutamente estranei alla vicenda. Si trattava insomma di una copertura allinsaputa dei destinatari. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati ben 100 chili di hascisc e 40 di cocaina. Il maxi blitz per lesecuzione delle ordinanze di custodia cautelare scattato allalba di oggi, ha visto impegnati oltre 150 Carabinieri ed ha riguardato Latina, Gaeta, Terracina, Aprilia, Torbellamonaca e appunto Fondi. Alcuni arresti sono stati effettuati anche in Sardegna ed addirittura in Spagna. Loperazione, denominata Lazio al fresco, stata illustrata nella tarda mattinata di oggi a Latina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte tra gli altri il Procuratore Capo Giuseppe Mancini e il Colonnello Leonardo Rotondi comandante provinciale dei Carabinieri. Oltre alla droga sono stati sequestrati numerosi veicoli ed alcuni congegni elettronici presumibilmente utilizzati per rilevare la presenza di spie e microchip. Dalle intercettazioni inoltre emerso che i vari indagati, sospettando evidentemente di essere sotto controllo, avrebbero utilizzato nelle loro comunicazioni una sorta di codice segreto in cui ad ogni lettera corrispondeva un numero. Nei confronti degli arrestati, il cui complessivo volume di affari si aggirava presumibilmente su diversi milioni di euro, non stato per il momento contestato il reato di associazione a delinquere anche se non escluso che nel prosieguo degli accertamenti possa esserci una decisione in tal senso da parte degli inquirenti. Il coinvolgimento del comprensorio di Fondi in questa ennesima operazione antidroga alimenta naturalmente ulteriori preoccupazioni relativamente alleffettivo stato del tessuto socio-economico cittadino e al purtroppo significativo radicamento di attivit delinquenziali, oltre che, ovviamente, al largo uso di sostanze stupefacenti da parte di un sempre crescente numero di persone di ogni et ed estrazione sociale.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 07/05/2007 Ore 15:04