Clamorosa sentenza del Giudice Unico del Tribunale di Terracina che ha condannato lex Banca di Roma, attuale Capitalia, a risarcire per circa due milioni di euro unazienda meccanica di Fondi.La ditta era stata segnalata come sofferente alla centrale rischi della Banca dItalia, non in grado cio di far fronte agli impegni economici. Lazienda si era perci vista rifiutare ogni richiesta di accesso al credito dalle altre banche, con conseguente inevitabile diminuzione dellattivit produttiva provocata proprio dallimpossibilit di acquistare materie prime per soddisfare gli ordinativi della clientela. Ora il Giudice ha stabilito che quella segnalazione di credito a sofferenza era illegittima e per questo ha condannato listituto di credito al risarcimento di un milione e 564mila euro di danni patrimoniali, cifra che, rivalutata con gli interessi, arriva quasi a sfiorare i due milioni. A questi vanno aggiunti altri 10mila euro per i danni non patrimoniali, oltre al pagamento delle spese processuali. La banca, essendo la sentenza esecutiva, ha gi provveduto a dare corso alla decisione del tribunale, ma contemporaneamente ha deciso di presentare ricorso in appello. La vicenda trae origine da una citazione presentata nel 2002 contro la segnalazione inviata nel novembre dellanno precedente da unagenzia della Banca di Roma alla centrale rischi di Bankitalia relativamente allo stato di sofferenza dellofficina meccanica fondana. Una perizia disposta dal tribunale, dopo lanalisi dei rapporti contabili intercorsi tra societ e banca, ha escluso che ricorressero i presupposti per una segnalazione del genere. A ci si devono aggiungere le decisive deposizioni rilasciate da due funzionari di unaltra banca di Fondi e da un consulente finanziario, i quali hanno testualmente confermato come il rifiuto a concedere nuove linee di credito allazienda meccanica era originato dalla segnalazione di insofferenza inviata alla centrale rischi. Il Tribunale di Terracina, in sostanza, ha rilevato che il danno da informazione inesatta non si esplica soltanto nella mancata concessione di nuove linee di credito, ma anche nella lesione della reputazione personale e commerciale, pregiudicata da unerronea segnalazione. Da ci pu discendere una lesione del diritto costituzionalmente garantito di avviare iniziative economiche che, com noto, si alimenta grazie anche al credito bancario.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 02/05/2007 Ore 14:11