Si torna a parlare della morte del ventenne di Fondi che nellottobre del 2004 fu stroncato da un arresto respiratorio attribuito allassunzione di una miscela di alcol e droga sintetica.Ieri pomeriggio, presso il Tribunale di Terracina, infatti comparso il 24enne, anchegli fondano, rinviato a giudizio per i reati di morte in conseguenza di altro delitto e detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane, al quale qualche settimana dopo il tragico episodio erano risaliti gli agenti del commissariato cittadino di Polizia allora diretti dal vicequestore Alessandro Tocco, in pratica accusato di aver venduto alla vittima le pasticche di ecstasy che ne avrebbero provocato la morte. Unimputazione scaturita in particolare sulla base di due testimonianze. A causa di un vizio procedurale, per lesattezza la mancata notifica dellavviso di chiusura indagini, il legale difensore del 24enne, lavvocato Giulio Mastrobattista, ha per chiesto ed ottenuto dal Giudice Unico Antonio Perinelli la remissione del fascicolo alla Procura della Repubblica. Latto oggetto di contestazione dovr dunque essere rinviato secondo i termini di legge e conseguentemente dovr essere celebrata una nuova udienza preliminare. Il procedimento penale deve in sostanza ripartire daccapo, con lo stesso avvocato che non mancher di ribadire quanto gi sostenuto in precedenza, e cio che le testimonianze che accusano il suo assistito non sono univoche e soprattutto non sono dirette. Nessuno dei testi avrebbe infatti assistito al momento in cui lindagato cedeva la droga ritenuta fatale. La difesa sostiene insomma che si sarebbe proceduto in assenza di sufficienti indizi di colpevolezza. Come detto, il decesso in questione avvenne nellautunno del 2004. Nella serata del 30 ottobre il ventenne fondano, a quellepoca militare di leva presso la compagnia alpini di Vipiteno e tornato a casa per una breve licenza, si rec presso una discoteca del Salto dove fu colto da un improvviso malore. Accompagnato da alcuni amici presso il pronto soccorso dellospedale di Fondi, fu trasferito qualche ora dopo nel reparto di rianimazione del Dono Svizzero di Formia, dove mor nella mattinata del 31. La famiglia, che ora si costituita parte civile assistita dallavvocato Letizia Bortone, respinse con forza lipotesi che il ragazzo potesse aver fatto uso di sostanze stupefacenti, ma lautopsia effettuata sulla sua salma e le testimonianze raccolte dagli inquirenti hanno purtroppo confermato il contrario, evidenziando, come in casi precedenti e successivi, lormai allarmante diffusione di droga, soprattutto cocaina ed ecstasy, anche nel nostro comprensorio.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 21/04/2007 Ore 13:53