Il senatore fondano di Forza Italia Claudio Fazzone ha infatti presentato un’interrogazione al Ministro della Sanità Livia Turco nella quale si chiede clamorosamente di affidare l’incarico a Benito Battigaglia, il precedente direttore generale dell’Azienda Sanitaria rimosso, circa un anno e mezzo prima della scadenza del suo contratto, in occasione della vittoria del centrosinistra alle elezioni regionali del 2005. La richiesta del Senatore Fazzone prende spunto in particolare dalla recente sentenza della Corte Costituzionale che, come già riferito in precedenti edizioni del nostro tg, ha sostanzialmente bocciato il cosiddetto “spoil system”, il meccanismo in base al quale, cioè, si procede alla sostituzione dei dirigenti di enti e dipartimenti al momento dell’insediamento di una diversa maggioranza politica. Il provvedimento della Consulta è partito da una legge nazionale del 2002 firmata dall’allora ministro Frattini per arrivare alle norme contenute nello Statuto regionale, giudicato per alcune parti, appunto, incostituzionale. Sia perché lo “spoil system” sarebbe applicabile solo agli incarichi dirigenziali apicali dello Stato, sia perché non si può rescindere un contratto prima della scadenza senza responsabilità dirette del funzionario interessato, sia perché le ASL non sarebbero aziende considerabili di diretta emanazione della Regione. Ritenendo pertanto nulle e illegittime la rimozione di Battigaglia e la contestuale nomina di Petti, Fazzone chiede dunque al Ministro Turco quali provvedimenti intenda adottare nei confronti dell’Assessore Regionale alla Salute e del Presidente della Giunta Regionale al fine di annullare le nomine dei Direttori Generali dagli stessi effettuate per sostituire quelli incaricati dalla precedente Giunta e per i quali i relativi contratti non erano ancora scaduti; per riammettere in servizio i Direttori Generali fatti cessare prima del tempo, per tutto il periodo della durata dei loro contratti; per impedire che presso la ASL di Latina, allo stato “sede vacante”, si proceda alla nomina di un nuovo Direttore Generale, ma, si riammetta subito il dottor Battigaglia per tutto il periodo che lo stesso sarebbe dovuto restare in carica. Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere regionale forzista Romolo Del Balzo che ha presentato un’interpellanza urgente al presidente della Pisana Massimo Pineschi. Del Balzo, subentrato proprio a Fazzone dopo la sua elezione al Senato, evidenzia lo stato di grave incertezza e immobilità vissuto dalla sanità pontina proprio a causa dell’assenza di un direttore generale della ASL e di tutte le controversie legali che sono scaturite dal presunto illegittimo allontanamento di Battigaglia. Pur non potendolo escludere, sembra comunque difficile che si arrivi ad un reincarico di quest’ultimo. La Regione Lazio starebbe infatti pensando di opporsi sul piano legale ai manager delle Asl insediati dalla Giunta Storace che, dopo la citata sentenza della Corte Costituzionale, sono pronti a chiedere i danni e il ritorno al loro posto. Soprattutto dopo il faticoso accordo raggiunto col Governo per il piano di rientro del debito di 10 miliardi di euro attribuito alla precedente gestione di centrodestra, il Presidente Marrazzo e i suoi collaboratori potrebbero appellarsi alla parte della sentenza della Consulta in cui si sottolinea che la revoca delle funzioni legittimamente conferite ai dirigenti «può essere conseguenza soltanto di una accertata responsabilità». La Regione potrebbe quindi chiedere ai manager che hanno fatto ricorso di rendere conto a loro volta della mancata approvazione dei bilanci delle Asl che dirigevano e del perché abbiano tenuto nascosto per anni un debito di tale portata. In attesa di sapere come si risolverà questa intricata situazione, anche dal centrosinistra pontino sono state intanto avanzate pubbliche critiche relativamente al ritardo della nomina del nuovo manager della ASL di Latina. A tal riguardo continua ad essere data per favorita la 52enne romana Ilde Coiro, attualmente direttore amministrativo dell’azienda ospedaliero-universitaria di Pisa. Impossibile prevedere però quando avverrà il suo effettivo insediamento.