Entra nel vivo il processo a carico di otto uomini di Fondi, imputati con ruoli e responsabilit diversi per reati che vanno dallusura allestorsione, dallo spaccio di cocaina ed hascisc al possesso di armi.Nellennesima udienza del procedimento svoltasi ieri mattina, il collegio penale del Tribunale di Latina presieduto dal giudice Raffaele Toselli ha infatti ritenuto ammissibili le intercettazioni telefoniche ed ambientali su cui si basa gran parte dellinchiesta che nel marzo del 2002 port allarresto degli otto. Le indagini condotte dalla Polizia e coordinate dal sostituto procuratore Giancarlo Ciani partirono due anni prima, in occasione del ferimento di uno degli imputati ad opera di un nono uomo, sempre residente a Fondi, rinviato a sua volta a giudizio per tentato omicidio. Proprio sulla scorta delle intercettazioni, in cui si farebbe riferimento a partite di droga e ad episodi di usura ed estorsione, scattarono le ordinanze di custodia cautelare in carcere che destarono molto clamore sia perch tra le persone coinvolte ci sono due noti imprenditori sia perch gli inquirenti parlarono espressamente di collegamenti con la ndrangheta calabrese e con la camorra napoletana. Sottolineando che a sostegno dellaccusa non ci sono elementi concreti e che nel corso delle indagini non stato sequestrato e trovato nemmeno un grammo di droga, la nutrita schiera di avvocati difensori, composta da una quindicina di legali tra cui Angelo Palmieri e Renato Arcidiacono, sin dalla fase preliminare del procedimento ha contestato sia le modalit di trascrizione sia la stessa ammissibilit delle intercettazioni. Eccezioni che il collegio giudicante ha, come detto, respinto, aggiornando poi il processo al prossimo settembre.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 17/04/2007 Ore 13:10