Il film, trasmesso nel Febbraio scorso in prima serata su RAI 1, racconta la storia di Lucia Frisone, una madre che ha lottato perché il figlio Fulvio, tetraplegico dalla nascita, crescesse e studiasse come i suoi coetanei, permettendo al ragazzo di diventare fisico nucleare. Da circa dieci anni, Fulvio Frisone lavora infatti all'istituto di Fisica Nucleare dell'Università di Catania e per studiare e disegnare adopera una sorta di casco dal quale pende un sottile braccio meccanico, un'evoluzione del primo, artigianale costruitogli dal padre Carmelo. Ad interpretare nel film, Lucia Frisone, la brava Lunetta Savino mentre il figlio Fulvio ha il volto, a seconda dell'età, di Alessandro Morace e di Paolo Briguglia. Il film di Gianfranco Albano – scritto da Paola Pascolini e, come dicevamo, dal giornalista di Fondi Mauro Caporiccio, con la collaborazione della stessa Lucia Frisone – racconta questa storia con grande rispetto e umiltà, partendo da un recente viaggio della famiglia a Melbourne, per un convegno scientifico sulla Fisica Nucleare, e ripercorrendo in flash back, le tappe di questo straordinario percorso umano. Dopo la proiezione, lo sceneggiatore Mauro Caporiccio ed il regista Gianfranco Albano si sono intrattenuti con gli studenti per commentare il film e rispondere alle loro domande. Gli studenti si sono interessati particolarmente alla genesi del film – dalla scrittura alle riprese – ed hanno testimoniato il loro interesse per una storia che non ha avuto il timore di raccontare come, a volte, la speranza ed il coraggio riescano ad abbattere insuperabili barriere. Albano e Caporiccio, in compagnia di Lucia Frisone, degli interpreti Antonio Milo e Paolo Briguglia e della co-sceneggiatrice Pascolini, ritorneranno a Fondi a parlare del film, in occasione di una nuova proiezione che si terrà Sabato 31 Marzo prossimo presso l'Auditorium comunale. La serata è organizzata dall'Associazione Giuseppe De Santis in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Fondi.