Riuniti in un box di un palazzo al centro, uno dei tre ragazzi ha cosparso il braccio dell’amico di benzina e poi con un accendino gli ha dato fuoco. La vittima di questo gioco pericoloso ora è ricoverata presso l’Ospedale Sant’Eugenio di Roma ed ha riportato delle ustioni di secondo e terzo grado all’avambraccio, guaribili, secondo i medici, entro 30 giorni. Sarà comunque costretto a subire un intervento di chirurgia plastica per ricostruire lo strato dell’epidermide ustionato. I ragazzi all’inizio hanno cercato di tacere sulla vicenda affermando che la bruciatura era stata causata dal contatto con la marmitta dello scooter, ma questa versione non ha convinto gli inquirenti. Messi alle strette, i tre hanno raccontato la verità, sottolineando come il tutto era nato per gioco. Per il responsabile, intanto, è scattato il deferimento al Tribunale dei Minori di Roma per lesioni aggravate e incendio doloso.