Secca presa di posizione da parte del sindaco di Fondi Luigi Parisella relativamente alleventualit che il Comune debba corrispondere un risarcimento danni a favore di alcuni occupatori di terreni situati nella zona costiera di Tumulito e Selva Vetere interessati nei mesi scorsi dalla demolizione di decine di immobili ritenuti abusivi ed insanabili.Unipotesi, definita dal sindaco come un vero e proprio spauracchio che si tende a generare attraverso notizie allarmanti e fuorvianti, emersa allindomani della decisione del commissario interregionale agli usi civici, Carletti, il quale ha notificato alle parti un atto finalizzato alla nomina di un perito per la verifica dellesistenza proprio del vincolo degli usi civici lungo il litorale di Fondi. Il Comune asserisce, come noto, che quei terreni siano di uso civico e dunque nella disponibilit collettiva; gli occupatori sostengono al contrario che tali aree sarebbero state oggetto di conciliazione tra il 1942 ed il 1945, risultando dunque al di fuori del demanio. Secondo Parisella, per, nulla di nuovo emerso dalla sentenza del Commissario Carletti, il quale si pronunciato sullo stesso oggetto di due precedenti giudizi in cui lo stesso giudice ha confermato la natura degli usi civici del demanio di Selva Vetere. Aver voluto disporre la consulenza - prosegue il primo cittadino fondano - non significa minimamente contraddire precedenti pronunciamenti in merito, ma solo avere ulteriore conferma degli stessi che - al pari di tante altre sentenze dello stesso Commissariato agli Usi Civici, della Corte dAppello e della Commissione feudale - hanno sempre riconosciuto e affermato la natura di uso civico dei terreni in questione. Lo spettro della richiesta dei danni per le opere di demolizione, che invece potrebbe risolversi in un autogol conclude il Sindaco - non preoccupa lAmministrazione comunale, che sta perseguendo con coerenza sulla strada dellaffermazione dei diritti della collettivit e dellutilizzo pubblico di un bene di rilevante interesse ambientale, la cui tutela e salvaguardia viene costantemente dichiarata essenziale anche da recenti sentenze della Corte Costituzionale. Come riferito nelle precedenti edizioni del nostro tg, molti occupatori dei terreni di Tumulito e Selva Vetere sarebbero intenzionati a chiedere la revoca delle sentenze emesse dal Giudice Unico di Terracina con le quali sono stati condannati a risarcire tra i 10 e 15mila euro al Comune di Fondi per loccupazione di quelle aree e per le spese di demolizione dei manufatti che vi erano stati realizzati. Secondo lavvocato Di Ciollo che assiste legalmente molti di loro, se il perito nominato dal Commissario Carletti accerter l'inesistenza di usi civici su quelle aree, vorr dire che gli abbattimenti sono stati illegittimi e che gli occupatori avranno diritto ad essere risarciti per un ammontare complessivo di milioni di euro. Unipotesi gi smentita categoricamente nel recente passato dallamministrazione comunale e dai suoi legali di fiducia, ed ora ulteriormente negata dal Sindaco. Intanto, sempre in tema di contenzioso legato agli usi civici, c da registrare la prima udienza presso la Corte dAppello di Roma per il giudizio che vede contrapposti lo stesso Comune di Fondi ed alcuni cittadini che si dicono espropriati illegittimamente di alcuni terreni su cui stata successivamente realizzata parte di Piazza SantAnastasia. Terreni che, sulla base di una sentenza di accertamento del 1981, lamministrazione comunale ritiene chiaramente vincolati dalluso civico; e che i ricorrenti, in virt di un atto risalente ai primi del 900 e relativo al trasferimento di propriet dal demanio ad un loro antenato, dichiarano essere invece privati. Per questo chiedono la revoca della citata sentenza di accertamento di uso civico e il conseguente riconoscimento di un indennizzo. La decisione dei giudici a riguardo prevista per il prossimo 17 maggio.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 16/03/2007 Ore 13:53