Relativamente alla notizia dei giorni scorsi circa il rischio del cedimento del cordone sabbioso della duna costiera di Fondi a seguito degli abbattimenti eseguiti, interviene il Dirigente della Ripartizione Lavori Pubblici l'ing. Mario Renzi per alcune precisazioni.L'ing. Renzi innanzitutto puntualizza che lutilizzo di biorete in fibra di cocco, e non di iuta a maglia aperta, rappresenta una delle fasi realizzative dellintervento per la rinaturazione della duna di Fondi, previsto dal progetto esecutivo e non un provvedimento durgenza adottato dal Comune per evitare una fantomatica frana. Il ricorrere all'uso di sistemi biodegradabili come quello delle bioreti in fibra naturale dettato dai notevoli vantaggi degli stessi, che hanno reso decisamente obsoleti quelli che fanno uso di terrazzamenti con barriere di canne, tra l'altro anche onerosi per la manutenzione e limitatamente applicabili. Sempre il Dirigente della Ripartizione Lavori Pubblici del nostro comune sgombera il campo da ogni dubbio circa la possibilit che la rimozione delle fondazioni dei manufatti abusivi che trattenevano la sabbia della duna possa provocare una frana. Nel suo intervento l'ing. Renzi ribadisce che la risagomatura della duna stata eseguita esattamente in base ai profili plano-altimetrici dettati dal progetto esecutivo e dallo studio delle caratteristiche geotecniche della sabbia in sito. Un intervento che lo stesso ing. Renzi invita a valutare e giudicare solo all'indomani del termine delle operazioni di collaudo dellopera.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 22/02/2007 Ore 16:53