Brillante operazione antibracconaggio da parte del Corpo Forestale dello Stato sul lago di San Puoto, ai confini tra Fondi e Sperlonga.
Gli agenti del nucleo investigativo di polizia ambientale del comando provinciale, in collaborazione con i colleghi di Fondi, Itri e Terracina, hanno ritrovato, ben nascoste tra la fitta boscaglia e in un luogo accessibile solo per mezzo di una barca, due capanne contenenti ognuna una decina di anatre domestiche vive.Il loro richiamo serviva ad attirare le anatre selvatiche, la cui caccia proibita. Oltre a quelle vive c'erano pi di cento esemplari di anatre in plastica, da adagiare sulla superficie del lago per trarre in inganno le prede. Nelle capanne collocate dai cacciatori di frodo c'erano anche due sedie e addirittura un frigo portatile, utilizzati evidentemente durante i loro lunghi appostamenti, soprattutto notturni. Il problema della caccia e della pesca di frodo ha assunto da tempo anche nel nostro comprensorio caratteri di vera e propria emergenza. Reati commessi per la maggior parte da persone provenienti dal napoletano o dal casertano, ma sempre meno spesso, purtroppo, anche da residenti locali. Sono numerosi, come noto, i casi di cinghiali abbattuti illegalmente; di cardellini ed altri volatili catturati con reti e richiami vietati; di mitili pescati con pale e setacci nei laghi della zona. Appena sabato scorso, come si ricorder, a Fondi sono stati per esempio saccheggiati diversi quintali di cefali dal canale Acquachiara. In questa, come in altre circostanze simili, oltre al chiaro danno ambientale c anche un pericolo per la salute di ignari consumatori che si ritroveranno questi pesci, sottratti da un corso dacqua inquinato, sui banchi di qualche mercatino o sui tavoli di qualche ristorante compiacente.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 20/02/2007 Ore 14:40