In una lettera aperta inviata al presidente Piero Marrazzo, il sindaco esprime totale disappunto in merito all’approvazione della finanziaria regionale 2007 che all’articolo 53 prevede, appunto, la sanatoria a favore di coloro che alla data del 20 novembre 2006 occupavano senza titolo gli alloggi. Secondo Parisella questa scelta comporta problemi di varia natura. Innanzitutto, sotto l’aspetto della certezza del diritto che viene clamorosamente lesa. Inoltre per la perdita di credibilità verso le istituzioni da parte di centinaia di famiglie bisognose di alloggi popolari, da anni inserite nelle apposite graduatorie comunali, che di colpo vedono prevaricate le loro legittime aspettative. “Dopo l’emanazione di tale provvedimento di sanatoria – scrive Parisella nella lettera a Marrazzo - il mio Ufficio risulta di frequente assediato da decine di famiglie rammaricate di aver osservato la legge per anni, di non aver mai messo in atto occupazioni abusive pur avendone avuto l’occasione. Lo stesso Procuratore della Repubblica di Latina, Giuseppe Mancini, è stato indotto all’indomani dell’approvazione di tale legge regionale ad esprimere il suo profondo rammarico attraverso gli organi di informazione, evidenziando la vistosa disparità di trattamento riservata a coloro che proprio alcune settimane prima erano stati espulsi con la forza dalle case occupate abusivamente”. Il sindaco denuncia poi che, dai giorni immediatamente successivi all’approvazione di questa sanatoria, si è registrata una concitata azione di ulteriore occupazione abusiva di alloggi in fase di assegnazione, che enti e forze dell’ordine difficilmente riescono ad evitare. “Credo – conclude Parisella - che altri e diversi provvedimenti dovevano essere adottati dalla Giunta Regionale per una efficace politica in favore dell’edilizia residenziale pubblica; non certo la illusoria scorciatoia della sanatoria che produce rilevanti effetti negativi in ordine alla certezza del diritto, alla credibilità delle istituzioni, alla stessa adeguata risoluzione del problema”. La questione, che apre prevedibilmente una nuova controversia politico-istituzionale tra il centrosinistra che governa la Regione e il centrodestra che amministra Fondi e la provincia di Latina, era stata già sollevata circa un mese fa dalla lista civica Progetto Fondi per voce del suo capogruppo consiliare Stefano Zenobio.