Accanto all'impegno profuso dal Comitato di Fondi per sostenere la proposta di legge dIniziativa Popolare per la ripubblicizzazione dellacqua, lo stesso Comitato ora si rivolge all'amministrazione per far presenta il problema della carenza idrica che si verifica in numerosi quartieri del nostro Comune e che stato sollevato da diversi cittadini proprio in occasione della raccolta firme per l'Acqua Pubblica.Il Comitato in una sua lettera aperta sottolinea come in questi anni il problema andato peggiorando e come l'avvento dei privati nel settore invece di cambiare le cose abbia solo aggiunto ulteriore malcontento dovuto a bollette troppo care e al fatto che in molti appartamenti, soprattutto se al secondo piano, l'acqua davvero poca risultando insufficiente anche per le pi elementari esigenze quotidiane.
Nella lettera si legge tollerare tutto ci da parte di chi ci amministra non possibile. E una bomba sociale che rischia di esplodere da un momento all'altro. L'emergenza idrica a Fondi sta assumendo toni alquanto drammatici con troppi cittadini ormai esasperati e stanchi di non avere sufficiente acqua corrente nelle case.
Accanto al problema della carenza idrica, nella nota, si fa riferimento anche alla situazione dell'impianto fognante della Citt. Continue richieste di intervento, ribadisce il Comitato, vengono in modo particolare dalla zona 167, dal Centro Storico e da quartieri ad esso limitrofi (ad esempio Campo Boario). Anche in questo caso ci sembrano gravi le inadempienze della Pubblica Amministrazione e della societ Acqualatina, quest'ultima in modo particolare per la scarsa funzionalit del depuratore divenuto un oscuro oggetto del desiderio. Crediamo che sia il momento di agire, si legge, e chiedere di rendere conto degli interventi di ammodernamento della rete idrica e fognante programmati (e facenti parte dellassunzione del servizio da parte di Acqualatina con il piano programmato degli interventi nella nostra provincia) di cui dovrebbe beneficiare il nostro Comune. In conclusione la nota sottolinea come biasimevole sia anche il comportamento dell'amministrazione comunale che difronte a queste problematiche resta in silenzio e non attua una vera e propria protesta nei confronti di Acqualatina. In particolare si legge chiediamo se non sia giunto il momento di dare impulso ad una azione di fuoriuscita da Acqualatina come altri Comuni della Provincia si apprestano a fare di fronte ad una societ ridotta ormai ad un fallimentare baraccone di disservizio e divoratore di ingenti risorse finanziarie pubbliche. Con questa lettera il Comitato auspica che presto siano presi dei provvedimenti concreti per porre fine a questi gravi disagi.
Articolo
a cura di la Redazione
pubblicato il 12/02/2007 Ore 14:44