Nuova seduta del processo che vede imputato per usura ed estorsione un 70enne macellaio di Monte San Biagio.Nel corso delludienza svoltasi venerd scorso davanti al collegio penale del Tribunale di Latina presieduto dal giudice Cinzia Paraspro, luomo, assistito dallavvocato Massimo Basile, ha dichiarato di voler rinunciare alla prescrizione dicendosi certo di poter dimostrare la sua innocenza. Durante la seduta ha spiegato il legale - il test chiave presentato dallaccusa, una donna di Monte San Biagio che in precedenza aveva dichiarato di avere visto il mio assistito minacciare un debitore con la pistola, ha ritrattato la sua versione. La vicenda in questione risale alla fine degli anni ottanta e si protratta fino al 1996. Secondo la denuncia della parte lesa - una donna di Fondi che insieme al marito successivamente deceduto gestiva unazienda agricola limputato avrebbe prestato 40 milioni di vecchie lire chiedendo per la restituzione complessiva di oltre 300 milioni sempre di lire. Nelle precedenti udienze la donna aveva raccontato che il 70enne costringeva lei ed il defunto marito a firmare cambiali in bianco minacciandoli verbalmente e a volte intimidendoli anche con una pistola. Una circostanza, questultima, che doveva essere confermata dalla testimone, la quale nel corso dellultima seduta del processo ha invece ritrattato, come detto, la sua versione. Il dibattimento stato aggiornato al prossimo 4 maggio, data in cui potrebbe gi arrivare la sentenza di primo grado.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 05/02/2007 Ore 17:52