La denuncia riguarda in particolare la responsabile della terza area del Comune, per l’esattezza la presunta assunzione di atti giudiziari da parte della funzionaria. La vicenda parte dall'iniziativa della stessa minoranza che xon una lettera aveva chiesto delucidazioni per accertare se la dirigente redigesse anche atti di competenza della polizia giudiziaria. L'interesse dei consiglieri comunali d'opposizione è dovuto al fatto che la funzionaria è stata nominata direttamente dal sindaco, con incarico a tempo indeterminato, a capo della terza area in cui è inserito anche il settore della polizia locale. Tutto ciò in seguito al licenziamento da parte della stessa amministrazione della precedente comandante della polizia municipale. La nomina, tuttavia, non attribuisce automaticamente anche la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, e tale qualifica non è stata attribuita neanche in seguito. Da qui, pertanto, l'eventuale illegittimità degli atti relativa alla competenza della polizia giudiziaria qualora fosse accertata la tesi sostenuta dalla minoranza. Alla richiesta di chiarimenti, tuttavia, la dirigente non ha dato alcun tipo di risposta, né personalmente, né attraverso l'intervento dell'amministrazione comunale che ha proceduto alla sua nomina. Per questo la minoranza ha deciso di rivolgersi direttamente alla procura della Repubblica di Latina, chiedendo «di verificare se nei comportamenti messi in atto dalla dirigente siano ravvisate ipotesi di reato, e nel caso, di adottare gli eventuali e conseguenti provvedimenti amministrativi». Tuttavia, è la stessa minoranza a smorzare i toni della polemica, e per bocca del capogruppo dell'Ulivo, Nicola Reale, afferma «la totale assenza da parte nostra di un qualsivoglia tentativo di delegittimare l'operato della dirigente, della quale si sottolineano comunque l'impegno e la responsabilità. Non rinunciamo, tuttavia, al rispetto di quello che è sempre stato e continuerà ad essere il punto di riferimento della politica portata avanti in questi anni, il rispetto cioè dei principi di giustizia e di legalità».