Unoperazione anti-bracconaggio condotta dalla Polizia Provinciale di Latina ha interessato ieri diversi comuni del sud pontino tra cui Fondi, Itri, Lenola e Campodimele.Ad Itri in particolare, per la precisione in localit Tarragona ai piedi del Santuario della Madonna della Civita, stato denunciato un insospettabile insegnante di Formia. Luomo era impegnato nella caccia ai tordi con lutilizzo di un richiamo con telecomando. Gli uomini del colonnello Attilio Novelli gli hanno sequestrato il fucile, il sofisticato impianto di richiamo e alcuni tordi che erano gi finiti nel suo carniere. Nel corso della giornata, gli agenti hanno provveduto anche ad effettuare controlli relativi alle operazioni della battuta al cinghiale, il cui periodo di apertura terminato proprio ieri. Secondo quanto si appreso sarebbero una decina le persone sanzionate per irregolarit varie nellesercizio dellattivit venatoria. E mentre si attende che il 31 gennaio segni la chiusura definitiva anche per la caccia ai tordi, sorge il grande interrogativo per il futuro della caccia e delle attivit legate allo sfruttamento del territorio dopo l'introduzione, da parte della Regione, delle cosiddette Zone a Protezione Speciale. Non solo l'ambiente della caccia a mostrare insofferenza verso laumento delle superfici sottoposte a vincolo. A lamentarsi sono anche allevatori di bestiame, titolari di aziende agricole, responsabili delle strutture operanti nel campo dell'agriturismo, del maneggio, della ristorazione e di tutte quelle attivit ricadenti nel settore dell'imprenditoria sulla quale va ad imporre i suoi limiti il nuovo piano di protezione paesaggistico-territoriale. Per quanto riguarda specificatamente il settore della caccia, gli interrogativi sono tanti. Si parla, per esempio, dell'introduzione di figure nuove, quali i cacciatori di selezione, una specie di corpo venatorio incaricato di intervenire nei parchi, nelle zone protette e nei siti di massima tutela quando ci sar bisogno di diminuire il numero di alcuni animali. Da stabilire, inoltre, il nuovo calendario venatorio, le ubicazioni dei siti destinati alla caccia, la riduzione delle ZPS che, nel Lazio, hanno superato, in quanto ad estensione, il limite massimo di superficie previsto dalle stesse disposizioni legislative.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 22/01/2007 Ore 20:31