Nuovo capitolo della controversia giudiziaria relativa al cosiddetto Monumento Naturale del Lago di Fondi, che vede contrapposta la Regione Lazio alla Provincia di Latina e ad altri enti tra cui, appunto, il Comune di Fondi.E convocata infatti per domani mattina laudizione delle parti disposta dal presidente del Tar Lazio, Pasquale de Lise. Sono stati proprio i comuni di Fondi e Monte San Biagio, alcune associazioni e decine di privati cittadini ad impugnare davanti ai giudici amministrativi di Roma il decreto con cui il presidente della Regione Marrazzo ha istituito larea protetta. Nei giudizi intervenuta successivamente la Provincia di Latina eccependo l'incompetenza territoriale in favore della sezione del Tar di Latina. Questa eccezione ha determinato la remissione degli atti al presidente del Tar romano, per la decisione appunto sulla competenza. Nel frattempo la Provincia ha proposto nuovo ricorso al Tar di Latina chiedendo la sospensione del decreto, poi respinta nelludienza del 15 dicembre. Per cui ora la decisione del Tar di Roma sulla competenza assume valore cruciale. Tra i Comuni quello di Monte San Biagio ad apparire il pi agguerrito. Lamministrazione guidata dal sindaco Mirabella pronta a dare battaglia in giudizio e sul piano politico, soprattutto nel timore che la riapertura dei termini e i cavilli giudiziari possano bloccare definitivamente la realizzazione della Monte San Biagio-Mare gi finanziata dalla provincia per oltre 5 milioni di euro. Da via della Pisana fanno sapere, comunque, che la Regione pronta ad accogliere, con decreto del governatore Marrazzo, le osservazioni del Comune relative al tracciato della strada provinciale di collegamento tra il centro collinare ed il litorale di Fondi iniziata da decenni e mai completata. Una volont politica che potrebbe superare, almeno per quanto riguarda il territorio di Monte San Biagio, le motivazioni del ricorso presentato al Tar di Roma. Intanto proprio a Monte San Biagio, nel casello di bonifica ai lati della Via Appia iniziata lattivit amministrativa degli uffici del Monumento naturale, a dimostrazione di come larea protetta di circa 400 ettari sia di fatto gi una realt.
Articolo
a cura di la Redazione
pubblicato il 22/01/2007 Ore 13:50