Per spegnere le fiamme i vigili del Fuoco hanno dovuto lavorare tutta la notte. Il danno calcolato approssimativamente dall'agricoltore ammonterebbe ad alcune decine di migliaia di euro.
Ancora incerte le cause dell'incendio, i Carabinieri stanno vagliando tutte le ipotesi possibili e per il momento non si sbilanciano. Il rogo potrebbe infatti essere stato causato da una scintilla di un cavo di alta tensione situato proprio su quell'area di terreno o potrebbe essere di natura dolosa, provocato forse da alcuni ladri che, non potendo portare a termine il furto degli attrezzi agricoli per la presenza di antifurti, avrebbero deciso di vendicarsi.
Della natura dolosa dell'incendio sembra essere convinto soprattutto il proprietario del deposito, il quale sostiene che l'incendio è stato causato da una fuoriuscita di gasolio proveniente da una cisterna vicina che sarebbe stata manomessa, probabilmente da alcuni ladri, attraverso la rottura del lucchetto e la rimozione della valvola di sicurezza. Ipotesi che sembrerebbe avvalorata dal fatto che il tubo della cisterna è stato chiuso solo dopo l'intervento dei Vigili del Fuoco.
La vicenda contribuisce a far aumentare i malumori e l'allarme degli agricoltori della zona che sempre più frequentemente sono vittime di razzie e di diversi atti di vandalismo.