Partir gioved 14 marzo, in diretta dalle ore 21.00, fortemente voluto dal direttivo di Canale 7, il ciclo di trasmissioni sulle vicende storiche, larte e le tradizioni della citt dal titolo FONDI: UNA CITTA NELLA STORIA.Lemittente, da sempre particolarmente sensibile alle questioni culturali e alle iniziative che in questo campo si svolgono, nellambito del rilancio qualitativo delle proprie attivit mander in onda, a partire da gioved 14 marzo un contenitore storico caratterizzato da qualit e rigore scientifico. La rubrica sar curata da Massimo Rizzi, promotore culturale, saggista e cultore di storia locale nonch collezionista di antichit e memorie fondane e avr come obiettivo precipuo quello di favorire la conoscenza del glorioso passato della citt oltre a quella dei beni di interesse storico, artistico e archeologico esistenti sul suo territorio. Il tema di ogni puntata, della durata di unora circa, sar sviluppato attraverso interviste, filmati, reportage e profili. In questo spazio, tuttavia, non si parler solo ed esclusivamente delle principali vicende storiche della citt ma anche di arte, con particolare attenzione alle opere presenti negli edifici storici e di culto del luogo, di araldica, di genealogia, di epigrafia, di calcografia, di iconografia urbana, di numismatica e molto altro ancora. La trasmissione apporter dunque una ventata di novit nel panorama culturale della citt sia per i suoi ricchi contenuti che per gli strumenti utilizzati per raggiungere lo scopo prefissato. Per la prima volta infatti saranno utilizzati prodotti audiovisivi inediti in grado di rievocare e divulgare, in modo sicuramente pi efficace di qualsiasi scritto, i momenti significativi della storia municipale. Il conduttore ha infatti voluto sperimentare metodi alternativi per risvegliare linteresse degli utenti nei confronti della storia municipale che , contrariamente a quello che pensano molte persone, una disciplina dinamica, in continua evoluzione e aggiornamento, e rappresenta oltre ad una fondamentale radice per ogni uomo calato nella propria comunit loccasione per unire informazioni e curiosit, riflessioni e analisi utili anche a capire la realt contemporanea. Attraverso questa rubrica, inoltre, i telespettatori avranno inoltre una finestra costantemente aperta sul panorama storiografico e bibliografico, nonch la possibilit di essere costantemente aggiornati sulle iniziative culturali del momento, sulle recenti scoperte archeologiche e documentarie e sui progressi del lavoro di storici e ricercatori. Lo spazio che la trasmissione riserver ai risultati delle indagini degli studiosi, non avr soltanto lo scopo di dar conto e portare a sintesi le diverse attivit dei soggetti impegnati nelle ricerche , ma anche quello di ospitare eventuali contributi scientifici, riflessioni storiografiche e notizie ritenute necessarie per non isolare la microstoria del paese dal pi generale contesto storico regionale. La rubrica, pensata anche in funzione di tali esigenze, costituir pertanto un utile spazio a disposizione di coloro che intendano offrire un serio contributo al progetto didattico, per il confronto di esperienze, metodi e risultati degli studi di settore. FONDI: UNA CITTA NELLA STORIA intende essere anche una presenza costante quando risultasse opportuno illustrare e commentare iniziative culturali di pertinenza del Comune, della Provincia e della Regione, recensioni di volumi e cronache di convegni relativi a temi di storia locale e regionale, arte e folclore A Massimo Rizzi preme sottolineare che: Si parla spesso di divulgazione e valorizzazione del patrimonio storico-culturale fondano, ma altrettanto frequentemente tutti i buoni propositi da parte di studiosi, ricercatori ed appassionati vanno ad infrangersi contro una paradossale realt: gran parte dei cittadini ignora la millenaria e gloriosa storia della propria citt, anche perch all'interno delle scuole di Fondi non c' spazio per l'insegnamento della storia locale. Eppure, non servono chiss quali rivoluzioni per riappropriarci della nostra memoria: basta partire dalle piccole cose ed affidare alla quotidianit un progetto educativo concreto che miri a svelare ai nostri giovani il respiro dei propri antenati. Il programma FONDI: UNA CITTA NELLA STORIA intende costituire il primo passo sul sentiero della riscoperta della nostra identit. La conoscenza della storia locale collegamento immediato con il nostro presente e indispensabile risorsa per il nostro futuro. La nostra storia non deve rimanere lontana o astratta per i nostri ragazzi; non conoscere il nostro passato storico, le nostre origini sublima un processo di ignoranza che non lascia spazio a considerazioni pregevoli per il futuro della nostra terra, della nostra storia e quindi dei nostri giovani.
LE PUNTATE.
Presentazione dei documentari storici riguardanti Giulia Gonzaga, Vespasiano Gonzaga-Colonna e i Gonzaga del ramo di Fondi.
Attraverso il pprogramma Fondi nella Storia CANALE 7 avr lopportunit di offrire in anteprima ai telespettatori i tre documentari storici acquisiti nellambito del progetto avviato dallAssessorato alla Cultura per il rilevamento, la salvaguardia e la promozione del Patrimonio Culturale di Fondi. il conduttore Massimo Rizzi ha voluto porsi prioritariamente lobiettivo di creare strumenti atti a favorire la conoscenza del glorioso passato della nostra citt oltre a quella dei beni di interesse storico, artistico e archeologico esistenti sul suo territorio. Da questo intento scaturisce lidea di realizzare documenti visuali in grado di rievocare e divulgare, in modo efficace e appassionante, i momenti significativi della nostra storia municipale. Alle soglie del terzo millennio si avverte infatti lesigenza di trovare metodi alternativi per risvegliare linteresse della collettivit nei confronti della storia che , contrariamente a quello che pensano molte persone, una disciplina dinamica, in continua evoluzione e aggiornamento.
PUNTATA 1) Il documentario sulla vita di Giulia Gonzaga girato a Fondi.
Gli sforzi compiuti dal cultore di storia municipale Massimo Rizzi per raggiungere gli obiettivi anzidetti hanno condotto alla realizzazione di un documentario interamente imperniato su Giulia Gonzaga, figura particolarmente rappresentativa del periodo di transizione che si colloca tra Rinascimento e Controriforma. Il prodotto audiovisivo stato realizzato dalla societ di produzione Storia in rete, che da anni confeziona documentari storici per le pi importanti emittenti nazionali (Rai, La7, History Channel, Mediolanum Channel). Allattuazione di questo ambizioso progetto Massimo Rizzi ha collaborato sia in veste di storico che di collezionista di antiche vedute di Fondi e iconografia dei personaggi della sua storia: materiale ampiamente utilizzato dagli operatori in fase di montaggio. Il documentario, frutto di unattenta e meticolosa ricerca storica e archivistica, racconta gli aspetti meno noti o ancora oscuri della vita di Giulia Gonzaga ed illustra i luoghi dove la storia narrata si realmente svolta alternando ricostruzioni in costume alliconografia dellepoca, mantenendo sempre un ritmo sostenuto pi vicino ad un romanzo che ad una lezione di storia. Il filmato include brevi spazi riservati alle interviste realizzate agli storici Roggero Roggeri, Luigi Mascilli-Migliorini e allo stesso Massimo Rizzi. Il filmato, che ha una durata di oltre unora, verr trasmesso sulla rete televisiva La7 per almeno quattro volte durante tutto il 2009 (nel programma culturale Atlantide, in data ancora da stabilire) e potr promuovere la storia e limmagine di Fondi a livello nazionale. Va sottolineato il fatto che questa iniziativa non ha precedenti, a parte un cortometraggio realizzato dalla Rai nel lontano 1980 intitolato Mamma li turchi in cui Giulia era interpretata dalla splendida Eleonora Vallone. Il filmato, oltretutto, non era incentrato sulla contessa di Fondi ma mirava ad illustrare pi che altro il fenomeno delle frequenti incursioni turche sulle cittadine costiere nellambito dellespansione islamica del XVI secolo. In questa chiave assume particolare rilievo il progetto attuato da Storia in rete, che a buon diritto pu essere considerato il primo lavoro documentaristico sulla vita della celebre nobildonna realizzato con seriet scientifica e spirito critico.
PUNTATA 2) La storia di Vespasiano Gonzaga.
Il direttore di Storia in Rete Fabio Andriola e la regista del documentario su Giulia Gonzaga Alessandra Gigante, per disobbligarsi della consulenza storica e del sostegno logistico offerto dal saggista Massimo Rizzi e dal giornalista Carlo Alberoni, hanno deciso di contribuire al progetto impostato dallAssessorato alla Cultura concedendo un altro prodotto filmico di grande interesse conservato nellarchivio della casa di produzione, anchesso contenente numerosi riferimenti alla citt di Fondi e alla sua storia: un documentario sul duca Vespasiano Gonzaga-Colonna, nato a Fondi nel 1531. Nel filmato la vita travagliata e ancora ricca di aspetti poco chiari e per certi versi inquietanti del condottiero viene descritta in maniera puntuale ma con lintensit del pi avvincente dei thriller e senza mai perdere di vista il quadro storico generale dellepoca in cui tali vicende si svolsero. Nel 1562 Vespasiano fond a Sabbioneta unaccademia umanistica diretta da Mario Nizoli e nel 1564 spos in Spagna Anna dAragona che lanno successivo gli dar un figlio, Luigi. Anche questo matrimonio prestigioso fu di breve durata perch Anna mor nel 1567. Lanno successivo si trasfer in Spagna con il figlio e vi rimase un decennio, ricoprendo onorevolmente numerosi incarichi prestigiosi. Nel 1578 venne nominato duca di Sabbioneta e torn in Italia. Nel 1580 il figlio Luigi mor al termine di una lunga malattia. La continuit della stirpe era interrotta e, per rimediare al crollo della dinastia, Vespasiano nel 1582 spos Margherita Gonzaga di Guastalla che non gli diede figli. Le ultime soddisfazioni furono il prestigioso cavalierato del Toson dOro, di cui Vespasiano fu insignito nel 1585, e liscrizione nel libro doro della nobilt veneziana (1587). Il duca di Sabbioneta mor nel 1591 al termine di una vita impegnata nellattivit di condottiero e governante, impreziosita dal suo fervore culturale e artistico. Vespasiano lasci orfana la sua pi grande creatura, la sua citt, un sogno artistico e culturale interrotto.
PUNTATA 3) I Gonzaga delle Nebbie: storia e genealogia del ramo cadetto che diede origine ai Gonzaga di Fondi.
Questo documentario stato realizzato per promuovere uno degli eventi culturali pi prestigiosi dellultimo decennio: la mostra I Gonzaga delle nebbie. Storia di una dinastia cadetta nelle terre tra Oglio e Po. tenutasi a Rivarolo Mantovano dal 13 settembre al 30 novembre 2008. Lesposizione, organizzata dagli storici dellarte Roggero Roggeri e Leandro Ventura, ha avuto lo scopo di approfondire la conoscenza delle vicende storiche che videro come protagonisti i Gonzaga appartenenti al ramo cadetto di Gianfrancesco, che dominarono per oltre due secoli sui territori situati appunto tra lOglio e il Po in maniera del tutto autonoma rispetto ai cugini di Mantova. Per coloro che lo ignorano si tratta dello stesso ramo da cui discesero in seguito Giulia Gonzaga e suo nipote Vespasiano. Il filmato, oltre a documentare il corpus di opere esposto nella mostra, illustra la storia dei supremi protagonisti sulla scena politica dellItalia cinquecentesca, i quali non si adagiarono sulla gestione di una porzione periferica dellantico Dominio, ma che da questa posizione di inferiorit rispetto al ramo mantovano trovarono spinta per imprese destinate a restare nella storia o addirittura a farsi leggenda. Come il sogno di citt ideale che Vespasiano riusc ad attuare a Sabbioneta. O le imprese che hanno fatto tramandare lavventurosa e breve vita di suo padre, Luigi detto Rodomonte, artefice della liberazione di papa Clemente VII durante il Sacco di Roma, oppure la grande fama conquistata da Giulia Gonzaga, considerata la donna pi bella e virtuosa dItalia che ispir poeti come Ludovico Ariosto e Bernardo Tasso e pittori come Sebastiano del Piombo e il mirabile Tiziano ed, ancora alle importanti imprese militari condotte da Giulio Cesare e Ferrante da Bozzolo, sposo questultimo di quellIsabella di Novellara, accusata in seguito di stregoneria dal duca Vincenzo II o ancora ad Annibale da Bozzolo, detto Frate Francesco che raggiunse una delle massime cariche della gerarchia monastica, divenendo Generale dellOrdine Francescano.
Articolo
a cura di La Redazione
pubblicato il 12/03/2013 Ore 11:41