“L’articolo 53 dell’ultima legge finanziaria regionale – spiega il capogruppo consiliare del movimento politico fondano Stefano Zenobio - prevede la regolarizzazione nei confronti di coloro che alla data del 20 novembre 2006 occupavano senza titolo alloggi di edilizia residenziale pubblica”. “Agli alfieri della cosiddetta sinistra di governo, paladini del rispetto delle leggi e della certezza del diritto – prosegue il consigliere - domandiamo in base a quale criterio si sono resi fautori di un provvedimento che invece vanifica e si prende beffa di tale certezza e lede nella maniera più spregiudicata le aspettative e i diritti soggettivi di migliaia di cittadini e di famiglie bisognose, regolarmente inserite da anni nelle apposite graduatorie comunali di assegnazione”. Secondo Progetto Fondi anche nella nostra città, il diritto di centinaia di cittadini che da anni vivono in condizioni di estremo disagio, in alloggi di emergenza, prevalentemente privi dei più elementari requisiti igienico-sanitari, e che mai hanno messo in atto occupazioni abusive, viene di colpo leso e svuotato. “Il governo regionale presieduto da Marrazzo, attraverso la legge di sanatoria approvata – dice sempre Zenobio - riconosce invece la priorità a chi, seppur in stato di bisogno, ha invece violato la legge attraverso l’occupazione abusiva”. Per Progetto Fondi la legge di sanatoria regionale contribuisce a dividere il fronte dei bisognosi, a innescare ulteriore lacerazione tra chi ha titolo e chi ne è privo. “L’obiettivo – conclude Zenobio - deve essere invece finalizzato a realizzare una politica dell’edilizia residenziale pubblica che faccia perno sul principio di sussidiarietà: dall’Ente locale al Governo nazionale devono essere individuate politiche adeguate e scelte coerenti per assicurare e garantire al nucleo familiare bisognoso il diritto fondamentale all’abitazione”. Lo stesso movimento politico fondano aveva recentemente invitato l’amministrazione comunale ad individuare nuove aree proprio per la costruzione di alloggi popolari nell’ambito della prevista variante generale al Piano Regolatore, destinata ad essere presto discussa in Consiglio Comunale.