A Palazzo Caetani si chiude la mostra darte Shoah Il cerchio della memoria con un bel successo di pubblico. Sabato scorso la conferenza con testimonianze direttePur non essendo ebrei o comunque perseguitati dal regime nazi-fascista io e la mia famiglia dovremmo escogitare la fuga da quella che sarebbe stata la strada inevitabile verso il campo di sterminio. Mio padre era un dipendente delle esattorie e ci salvammo solo grazie alla corruzione per soldi di un generale tedesco. Sprofondammo nelle carrucole che trasportavano limmondizia e ci lasciammo rotolare in una piccola scarpata come sacchi senza dignit. A chi domand a mio padre perch non avrebbe chiesto risarcimenti, lui rispose: Avevo gi pregato Dio di salvare me e la mia famiglia.
Il racconto shock arrivato da Morena Vincenti, Presidente dellAvis di Fondi, che sabato ha commosso tutti con la sua storia nel corso della conferenza di celebrazione della Giornata della Memoria. Sabato 26 Gennaio, infatti, con un giorno di anticipo per permettere alle scuole di partecipare, si tenuta una bella mattinata di approfondimento circondati dalle sessanta opere dei venti artisti in esposizione fino a stasera a Palazzo Caetani per la mostra Shoah Il cerchio della memoria. A moderare lincontro il giornalista Simone di Biasio, mentre a relazionare sono intervenuti il dott. Gino Fiore, poeta e critico, che ha messo in risalto il miracolo compiuto dalle opere darte in mostra, la dott.ssa Maria Eletta Carocci, che ha poi accompagnato i ragazzi nel quartiere ebraico di Fondi della Giudea, e per gli interventi istituzionali il prof. Lucio Biasillo, Ass. alla Cultura e alle Politiche Scolastiche, e la prof.ssa Maria Luigia Marino, Presidente del consiglio Comunale di Fondi. A corredare il tutto i versi cantati di Violetta Agostinelli e quelli esposti di Mario Di Legge, mentre hanno aperto la giornata le musiche dal vivo eseguite dai ragazzi dellIstituto Comprensivo G. Garibaldi di Fondi. Particolarmente apprezzato stato il riconoscimento a tutti gli artisti in mostra conferito dallAssociazione Anna Laura, presente con il sig. Rosario LAurora. Si tratta infatti di una onlus sorta a Terracina seguito della prematura scomparsa di due giovani (Anna e Laura, appunto) per via di un infarto e di un cancro e che oggi vive nella loro memoria per il diritto alla vita e la tutela della dignit umana nelle malattie oncologiche. Lassociazione ha voluto donare simbolicamente un bottone a tutti gli artisti in mostra, emblema della Giornata della Memoria. Per quel bottone, infatti, nei campi di sterminio si poteva morire: chi non aveva i propri abiti a posto rischiava la fucilazione e spesso li si rubava ai compagni di notte per evitare di finire uccisi. Attestati di merito sono stati infine conferiti a tutti gli artisti, pi uno speciale riconoscimento alla pi piccola artista in esposicione, la piccola (sette anni) Asia Argentino, che ha ereditato la passione dal nonno Umberto.
Di fronte a tanto orrore spiegato, raccontato, dipinto i ragazzi delle scuole superiori di Fondi si sono mostrati tutti straordinariamente attenti a cogliere le informazioni utili su quella Shoah, su quella catastrofe che alcun uomo dovr pi permettersi di ripetere. In ogni angolo del mondo e per nessun motivo.
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a cura di Comunicato Stampa
pubblicato il 29/01/2013 Ore 12:10