ARTICOLO COMPLETAMENTE DEDICATO AD ALESSANDRA STEFANELLI...TI ASPETTIAMO AL PIU' PRESTO IN TRIBUNA STAMPASiamo stati facili profeti: Oltre i risultati, oltre qualsiasi
rimpianto, oltre la fortuna e la sfortuna, oltre qualsiasi avversario,
oltre le proprie capacit, oltre il destino, oltre chiunque voglia
metterci i bastoni tra le ruote, oltre il tempo che scorre
inesorabile. In una parola: CREDIAMOCI!!!
Il Fondi torna alla vittoria sconfiggendo l'Aversa Normanna, una
diretta concorrente per la salvezza. Un 2-0 importante per tutti:
l'ambiente, la citt, la tifoseria, ma soprattutto per i ragazzi che
ieri hanno dimostrato che non tutto perduto, che il pessimismo si
sconfigge con la volont e la voglia di buttarsi in una mischia dove
ora sanno di poter uscire vincitori. Ci voleva proprio, non ne
potevamo pi di commentare sconfitte su sconfitte contro avversari che
mai mettevano sotto quegli undici volti che indossano la casacca
rossobl.
Adesso comincia una rincorsa difficile, dove un solo ruzzolone
potrebbe significare gettare alle ortiche tutto ci di buono che si
fatto contro l'Aversa Normanna. Se dovessimo usare una metafora
ciclistica, arrivano le prime salite, composte da un trittico
abruzzese, composto da picchi di difficolt non indifferenti e bisogna
avere gambe solide e mente concentrata. Si comincia domenica contro il
Chieti al "Guido Angelini", per poi proseguire con la visita de
L'Aquila al "Purificato", per concludere con la trasferta di Teramo.
La prestazione contro i campani ha confermato le nostre impressioni
settimanali. Non ci eravamo sbagliati quando abbiamo scritto da queste
colonne, che la squadra stava cambiando pelle, c'era un clima diverso
in questi giorni agli allenamenti. Il discorso fatto da Provenza
all'indomani del pesante 4-0 contro il Poggibonsi, ha smosso qualcosa
nella testa dei ragazzi. Gi da marted si era visto qualcosa, i volti
erano cambiati, la tensione e la voglia di migliorarsi erano diverse.
I motivi possono essere tanti, ma adesso non possiamo alambiccarci su
cose che solo il segreto di uno spogliatoio conserva.
Ecco perch crediamo che contro l'Aversa si vista finalmente una
squadra, si vista la voglia di prendersi un calcione, ma sapendo che
poi ne saresti uscito con la palla. I nuovi acquisti hanno dimostrato
di pesare quanto valgono, cio tanto. Cirina l dietro un vero
pericolo per gli avversari, Giannusa a centrocampo usa i piedi come un
compasso, c' poi la sorpresa positiva (per noi non troppo avendolo
gi visto nei giorni di allenamento) di Luca Paganini. Corre, tira,
non ha paura di nulla, davvero un gioiellino, talmente bravo che ad un
certo punto abbiamo visto la distinta perch un giocatore simile l
davanti non poteva giocare in rossobl, visto quello che ci ha
propinato la dirigenza in questi primi sei mesi di campionato 2012/13,
salvo ricordarsi come sempre a gennaio (sempre con l'acqua alla gola)
di prendere gente di categoria, spendendo il triplo di quello che era
stato messo in preventivo questa estate.
Il film della partita verte su due episodi fondamentali. 34' del primo
tempo, Polani con la porta completamente spalancata, spara fuori. Per
un attimo ci siamo sentiti come Gwyneth Paltrow in "Sliding Doors"
quando prende il treno e trova il compagno a letto con l'amica. Se
quel pallone fosse entrato, adesso che partita staremo raccontando?
L'altro episodio, quello decisivo arriva al 71' quando Tamasi ha un
pallone da gestire nella trequarti ospite. Fino a quel momento, il
numero dieci rossobl non era parso un granch utile, girovagando per
il campo senza tanto costrutto. Invece in quell'istante si accende una
lampada nella sua testa. Lancia il pallone in area, sperando che
avvenga qualcosa. E quello che in tanti per 70 minuti hanno solo
annusato, arriva sotto le mentite spoglie di Umberto Prisco.
Questo ragazzone, nato a Napoli il 5 marzo 1987, si posiziona al posto
giusto, secondo palo, ed approfitta di una dormita della difesa
ospite. Colpo di testa maligno e bastardo quanto basta per far
esplodere di gioia e di speranza un "Purificato" sempre vuoto, ma non
carente di affetto per una squadra che merita solo elogi per come si
batte sul terreno di gioco.
Si va in vantaggio: 1-0 Fondi. Non sembra vero, ma ora si gioca sul
velluto, approfittando di quell'assatanato di Paganini, autentico moto
continuo che in avanti si batte come un leone, sapendo che la pagnotta
dura, ma se trova l'acqua, si pu anche ammollicchiare un p e
renderla pi saporita.
L'Aversa non fa molto per pareggiare la partita, priva com' di idee
precise per far male, cos il Fondi su un corner di Giannusa trova il
2-0 con Guidone e chiude la contesa, nonostante gli ospiti provino in
qualche modo a riaprirla con Scalzone (non male questa punta), ma
senza produrre altro che qualche mischia. Al triplice fischio, tutti
in piedi a festeggiare una vittoria importante, pesante, voluta,
tenace, ma tutta merito di questi ragazzi. E nessuno che si azzardi a
salire sul carro del vincitore senza averne i galloni.
Fondi-Aversa Normanna 2-0
Fondi (4-3-1-2): Capecchi; Pacini, Cirina, Palumbo, Iovinella (87'
Finizza); Giannusa, Tamasi (89' Cannoni, Rossini; Paganini; Guidone
(92' D Anna), Prisco. A disp.: Gasparri, Rizzo, Iannelli, Bernasconi.
All.: Provenza.
Aversa Normanna (4-4-2): Gragnaniello; Fricano (78' Gagliardi),
Castaldo, Bova, Avagliano (54' Caldore); Gatto (61' Vanacore),
Castaldo, Bova, Manco, Ricci, De Martino; Scalzone, Polani. A disp.:
Finicato, Petrarca, Visone, Marano. All.: Sergio.
Arbitro: Marchesini di Legnago (Camillucci-Bellagamba).
Reti: 61' Prisco (F), 70' Guidone (F)
Note: spettatori 150 circa con rappresentanza ospite, cielo coperto;
ammoniti Polani (A), Avagliano (A), Fricano (A), Tamasi (F)
Articolo
a cura di D. Mosconi
pubblicato il 14/01/2013 Ore 12:59