Ennesima trasferta amara per il Fondi, sconfitto nell'anticipo del sabato dal Borgo a Buggiano, squadra diretta concorrente dei rossobl per la salvezza.A questa amara realt va aggiunto il doppio successo
di Campobasso e Hinterreggio, rispettivamente contro Aversa Normanna e
Melfi, che porta il Fondi ad essere ultimo in classifica con nove
punti dopo quindici giornate di campionato. La situazione la
conosciamo tutti, da difficile, prima di Lucca diventa drammatica
anche a seguito dei risultati delle altre squadre che si devono
salvare. Un miracolo? Per chi ha fede pu darsi, ma siccome il calcio
non una religione e non si basa sulle preghiere, giusto che noi
quest'oggi si faccia una disamina a 360 della gestione societaria,
almeno nei due anni e mezzo di professionismo. Il quadro da drammatico
per la classifica, diventa desolante.
Quello che colpisce di questo scenario al limite dell'apocalittico,
sono le scelte della societ, la quale in questi anni di Lega Pro, ha
infilato una serie di decisioni, pi figlie di improvvisazione che
portate ad un reale beneficio del club. Anche in queste ore sta
avvenendo questo, ma andiamo per gradi, altrimenti si rischia solo di
far confusione e non portare, anche noi, beneficio, mentre il nostro
intento quello di fare chiarezza.
Se il primo anno (2010/11) non c'era storia, visto che gi si sapeva
che l'unica retrocessa doveva essere il Catanzaro (alla fine a
scendere fu il Pomezia per irregolarit nell'iscrizione), si
licenziato l'allenatore della storica promozione nei Pro, Stefano
Liquidato, con la motivazione abbastanza discutibile che i risultati
non arrivavano, quando si sapeva benissimo che non ci sarebbero state
retrocessioni. Si ingaggiato Sauro Trillini, ma era una stagione
falsata.
Lo scorso campionato si partiti con il tandem Marini-Parisella e
tanti giovani di belle speranze, vedi Gigli, Palumbo, Bernasconi. La
partnership con il Parma aveva portato i prodotti del vivaio ducale
nella citt pontina, ma i risultati non erano quelli sperati e a
inizio gennaio si dovuti ricorrere al mercato, prendendo prima
Alberto Schettino e in seguito Giuseppe Rinaldi dalla Paganese. Non
contenti, si esonerato i due tecnici visto che la situazione non era
delle migliori, prendendo Ezio Capuano. L'allenatore riesce a salvare
i rossobl con tre giornate di anticipo.
Il resto storia di questa estate. Il mercato vero e proprio
partito il 20 luglio, a causa del tempo perso per attendere la firma
sul contratto da parte del gladiatore. Tutto tempo prezioso che poteva
essere investito per muoversi in tempi certi sul mercato. Fatto sta
che quando il Fondi salito a Milano per concludere le trattative,
ormai c'era ben poca roba utile alla causa. Nel frattempo sono partiti
per altri lidi (senza tanti complimenti): Enea Dionisio, Pasquale
Mezzacapo, Giovanni Ricciardo, Amara Konate, Giuseppe Rinaldi e Fabio
Alleruzzo. Al loro posto sono arrivati tanti giovani (anche troppi)
che stanno dando poco o nulla alla causa del Fondi. Si sono presi
anche elementi importanti, come Cuomo ed Esposito, ma se il primo si
infortunato stando fuori tre mesi, il secondo non ha mai dato il
contributo che poteva dare. In attacco arrivano Guidone e D'Anna, ma
se il primo il suo (sotto forma di reti, otto finora) lo sta dando, il
secondo non incide mai come ci si aspetta.
Tanto per cambiare, si deciso che la falsa partenza (due punti in
sei partite) fosse responsabilit dell'allenatore, cos via Capuano e
arriva al suo posto Nicola Provenza. Quest'ultimo nella conferenza
stampa di presentazione dichiara che non avrebbe chiesto giocatori
cercando di valorizzare il materiale che aveva a disposizione, ma dopo
una settimana arriva Paolo Rizzo (in prova con Capuano e poi
misteriosamente scomparso), terzino destro classe '92. Nella gara di
esordio (contro l'Aprilia) fa giocare Mucci accanto a Fedi,
bruciandolo in poco meno di novanta minuti. Anche Provenza si arreso
all'evidenza: questa squadra manca di elementi validi in tutti i
reparti. Nel frattempo la situazione pare migliorare un po perch si
vince a Martina (2-4) ma il doppio turno casalingo contro Melfi e
Gavorrano porta un solo punto (contro i lucani). La situazione si fa
critica e dopo il successo insperato contro l'Arzanese, firma
Salvatore Giardina (richiesto dal tecnico) ed arriva il ko prevedibile
contro la Salernitana, seguito dalle sconfitte contro Foligno (in
casa) e Borgo a Buggiano, sabato pomeriggio. Tra queste due sconfitte
viene tesserato Luca Capecchi, esperto portiere classe 1974, poich
Gasparri non dava pi le garanzie e Cacchioli sembra essersi ormai
bruciato qui a Fondi (molto probabile che parta a gennaio).
Come dicevamo all'inizio, ora il Fondi ultimo a nove punti. I soliti
bene informati parlano di una rivoluzione in arrivo ben prima di
gennaio, con il Grand Hotel pronto a mandar via non si sa quanti
giocatori, per prenderne altrettanti, se non di pi. Si parla di un
possibile esonero di Provenza e del ritorno di Capuano. Ennesimo
errore di una serie lunga come il naso di pinocchio, perch in questo
modo non si da il tempo di costruire un gruppo al volere di un
allenatore, ma si cerca nell'emergenza di trovare un modo per
tamponare l'emoraggia. Moretti aveva ragione: Bene, continuiamo cos,
facciamoci del male!
E' questa continua improvvisazione, in un valzer gattopardesco
(cambiare tutto per non cambiare niente) che sta portando il Fondi a
retrocedere (a meno di non credere nei miracoli). Fondi come citt
merita rispetto e il tempo delle scelte fatte per accontentare l'amico
dell'amico del conoscente in sede di mercato (e non solo), deve
trovare la parola fine, pena la scomparsa del calcio stesso in una
citt che in novant'anni ha saputo regalare emozioni, anche senza
finire in C.
Quando si parla di improvvisazione, abbiamo l'imbarazzo della scelta,
giusto per dirne una, si partiti a met luglio senza direttore
sportivo, salvo averne ora due (Antonio Miele, partito come Team
Manager e Ciro Raimondo, quest'ultimo mai presentato alla stampa,
quindi non sappiamo nemmeno cosa ci faccia a Fondi e con quali
compiti). Fondi se vuol fare il professionismo deve armarsi di una
dirigenza capace di programmare e non stravolgere ogni anno le cose.
Quanti guasti, quanti errori ancora prima di cambiare pagina? Agli
elettori, pardon, ai posteri l'ardua sentenza.
Chi al vertice della societ, alzi le terga perch se febbraio
vicino, altres vero che la sabbia nella clessidra corre veloce e
non aspetta. Intelligenti pauca.
Articolo
a cura di D. Mosconi
pubblicato il 10/12/2012 Ore 12:43