FONDI - Sindacati e RSU sul piede di guerra per la ventilata soppressione di quasi tutti i reparti dell'ospedale "San Giovanni di Dio" a Fondi.Cgil Funzione pubblica, Cisl FP, UGL Sanit e RSU hanno sottoscritto un documento in cui si ipotizza il ricorso a una massiccia e decisa mobilitazione del personale e hanno fatto pervenire la dichiarazione di guerra al Commissario ad Acta per la Sanit della Regione Lazio, Enrico Bondi, al Direttore Generale ASL Latina, Renato Sponzilli, agli organi di stampa e alle lavoratrici e lavoratori del Presidio Ospedaliero di Fondi. A fianco del personale in lotta sono pure preannunciate, anche se per ora ancora solo ufficiosamente, forme di lotta "incisive" da parte di associazioni a tutela del malato e dai movimenti a difesa dell'ospedale di Fondi, la cui popolazione ha sempre dimostrato di saper tirare fuori le unghie nei casi in cui i diritti della gente vengono calpestati. "Le Organizzazioni sindacali di Cgil FP, Cisl FP, UGL Sanit' e RSU di Presidio -si legge nel documento- venuti a conoscenza di voci e riunioni della dirigenza Aziendale, riguardanti il ridimensionamento del Presidio Ospedaliero "San Giovanni di Dio" gia' fortemente penalizzato negli ultimi anni e visto il malcontento generale del personale inerente la paventata "soppressione" di alcuni reparti, come Medicina (trasferita a Terracina con incremento di posti letto); Pediatria (trasferita a Formia); Ostetricia e Ginecologia (trasferita a Formia); Cardiologia (trasferimento dei due cardiologi a Terracina); Chirurgia (che si trasformera' in attivita' diurna ambulatoriale (day Surgery); mentre l'attivita' piu' complicata (grossi interventi) verranno svolti presso l'ospedale di Formia; Pronto Soccorso (viene declassato in P.P.I. {punto di primo intervento). Tutto questo assurdo piano di eventuale chiusura e/o declassamento determinera' una mobilita' regionale riguardante tutto il personale e, per quanto concerne l'assistenza territoriale, la risposta sanitaria sara'del tutto scarsa sotto ogni profilo se non del tutto assente. Il tutto contro il decreto commissariale n. 80/2010 dell'on. Polverini, che destinava l'ospedale di Fondi ad attivit per acuti. Le scriventi organizzazioni sindacali -termina la nota a firma di Franco Addessi, Cgil, Giacomo Zampigli, Cisl, Massimo Aceto, UGL e Pietro Saltarelli, Rsu- si riservano di adottare tutte le forme di protesta pi idonee come risposta". I tagli cos effettuati porteranno, secondo i sindacalisti, alla paralisi dell'ospedale di Terracina che dovr farsi carico dello "svuotamento" di Fondi, con liste di attesa dai tempi triplicati, per l'utenza.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 06/12/2012 Ore 13:17