Torna clamorosamente dattualit la scomparsa del capitano Fedele Conti, il comandante della compagnia Guardia di Finanza di Fondi suicidatosi circa tre mesi fa allinterno dellalloggio personale presso la caserma di via Terruto.A margine di una messa in sua memoria celebrata questa mattina a Pastena, piccolo centro della provincia di Frosinone di cui lufficiale era originario, lassociazione contro le illegalit Antonino Caponnetto ha ribadito infatti la richiesta di accertamenti sulle reali motivazioni del drammatico gesto.
Sin dal primo momento lassociazione ha espresso dubbi sulla ricostruzione ufficiale che ha attribuito ad una probabile crisi depressiva limprevedibile atto suicida.
Tra i componenti pi combattivi del sodalizio c in particolare Arturo Gnesi, che del capitano Conti era fraterno amico e che a Pastena fra laltro consigliere comunale.
Secondo quanto si appreso, la stessa Associazione Caponnetto avrebbe a tal riguardo inviato una lettera alle massime Autorit dello Stato e al Comando Generale delle Fiamme Gialle facendo esplicito riferimento anche ai dubbi avanzati dalla fidanzata dellufficiale della Finanza, una cardiologa di Roma che fa fatica a credere allipotesi della depressione visto che tra loro cera in programma un imminente matrimonio.
Su questa morte conferma il segretario regionale dellassociazione, Elvio Di Cesare -vogliamo chiarezza assoluta e fino in fondo. Intuiamo che qualcosa abbia costretto al suicidio un ufficiale pulito, un uomo che tutti ci hanno descritto come persona solare, allegra e felice. Una persona che non pu impazzire dalla sera alla mattina. Per questo chiediamo a chiunque sia in grado di aiutarci a fare luce sulla vicenda di fornirci informazioni, anche in forma anonima. Proveniente dalla Polizia Tributaria di Roma dopo aver prestato servizio per alcuni anni a Napoli e Catania, il 44enne Fedele Conti era arrivato a Fondi il 10 agosto con un curriculum di assoluto rispetto. Meno di cinquanta giorni dopo linsediamento la tragica decisione di farla finita sparandosi alla tempia con la pistola dordinanza e lasciando scritto su un biglietto la controversa frase mi sento incartato e non autonomo nel fare le indagini.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 29/12/2006 Ore 21:01