Poteva essere ma non stato, questo potrebbe essere il leit motiv
della partita di ieri tra il Fondi e il Melfi.Sulla carta i rossobl
avevano i favori del pronostico, ma la formazione lucana ha dimostrato
di avere una tempra che gli deriva dal proprio allenatore: dieci
uomini dietro la linea del pallone e che possa crollare tutto, ma loro
da l non si sarebbero mai mossi. Una condotta di gara che pu non
piacere agli esteti del calcio, ma sta di fatto che il Melfi non ruba
nulla, giocando in maniera accorta e prosciugando sul nascere tutte le
fonti di gioco dei padroni di casa.
Si partiva con un clima pi adatto al caminetto che ad una partita di
calcio, con gli spettatori ovviamente propensi all'idea di starsene in
pantofole dentro casa, con i numeri che raggiungevano il minimo
stagionale (circa 130), a dimostrazione che questa citt non merita il
professionismo. Chiss quanto ce ne dovremo pentire un domani, quando
tutto finir.
Mister Nicola Provenza sceglieva di tornare all'antico, schierando i
canonici tre under. Faceva il suo esordio stagionale Paolo Rizzo,
difensore classe 1992 arrivato dalla primavera del Lecce. Prestazione
tutto sommato discreta e per essere la prima volta ci sono ampi
margini di miglioramento per lui. Gli altri due giocatori in et di
Lega erano Alessio Cannoni e Daniele Bernasconi. Per il resto Vaccaro
(a Martina partito titolare) partiva dalla panchina, mentre Naglieri
non era convocato, a causa della botta presa nella trasferta pugliese.
Non era dei convocati nemmeno Giuseppe Pacini, che dovrebbe rientrare
in gruppo nei prossimi giorni.
Pronti via e il ritmo della partita non lasciava presagire nulla di
buono. Gli ospiti si chiudevano a riccio, anche in maniera sapiente
non c' che dire. Il Fondi non trovava spazi e Guidone, autentico
mattatore insieme a D'Anna della vittoria di Martina, non trovava gli
spazi giusti per poter pungere come doveva. Su di lui la coppia
Dermaku-Benci lavorava di fino e non gli consentiva quasi nulla. A
dire il vero ieri non abbiamo visto il solito Guidone che conosciamo,
quello capace di portarsi dietro i difensori, ma ci pu stare. Quello
che invece ci preoccupa la crisi infinita di Daniele Bernasconi.
Ogni volta che vediamo gli allenamenti, raro vederlo sorridere, sul
campo sempre a testa bassa, segno che sente il peso di questa
situazione e non riesce a uscirne fuori. Fossimo in Provenza (fortuna
o sfortuna che non lo siamo?) decideremmo di dare al ragazzo qualche
domenica di riposo, perch ora come ora un fantasma che vaga sul
campo senza meta.
I portieri nei primi quarantacinque minuti risultano inoperosi, con la
palla che al massimo raggiungeva la trequarti campo, per poi tornare
nuovamente in zona neutra. Una partita simile si poteva sbloccare solo
su un episodio. Correva la mezz'ora esatta e da una ripartenza, il
Melfi con Suarino sulla sinistra riusciva a far giungere il pallone
sui piedi di Conte. L'attaccante gialloverde non ci pensava due volte
e batteva sul tempo i difensori di casa e metteva la palla sul palo
lungo.
Il gol non svegliava pi di tanto la manovra del Fondi, che continuava
a latitare. L'arbitro intorno al 41' ammoniva per la seconda volta il
difensore Benci e lasciava i lucani in dieci uomini. Nel secondo tempo
si vedeva qualcosa di diverso, a dimostrazione che questa squadra ha
bisogno sempre dello schiaffo per poter reagire. Il Melfi in dieci
uomini si difendeva bene, ma qualche spazio (non fosse per l'uomo di
movimento in pi in mezzo al campo) lo lasciava, cos saliva in
cattedra un buon D'Anna, finalmente protagonista come lo abbiamo visto
fare in quel di Catanzaro. Saltava l'uomo, lo rincorreva. Sicuramente
pi propositivo: il gol l'ha fatto fiorire in maniera (si spera)
definitiva.
Cos solo un'erroraccio della difesa ospite consentiva a Chiarini di
involarsi sulla sinistra. Come un novello Naglieri, cominciava a
saltare un paio di avversari. Non appena arrivato in area, complice
un'ingenuit di un difensore ospite, si lasciava cadere e traeva in
inganno il direttore di gara che fischiava la massima punizione. Dal
dischetto Super Marco Guidone la metteva dentro: 1-1. Ora il Fondi ci
credeva ma erano sterili gli attacchi portati alla porta difesa da
Scuffia.
Alla fine un pareggio che tutto sommato va bene, ma in ottica doppio
confronto interno consecutivo (settimana prossima arriva il
Gavorrano), un successo sarebbe stato meglio.
Fondi-Melfi 1-1
Fondi (4-3-3): Gasparri; Rizzo, Palumbo, Fedi, Chiarini (80' Prisco);
Cannoni, Rossini, Cucciniello (56' Esposito); D'Anna, Guidone,
Bernasconi. A disp: Cacchioli, Marotta, Mucci, Tamasi, Vaccaro. All:
Provenza
Melfi (4-4-2): Scuffia; Spirito, Dermaku, Benci, Bonasia; Locci (73'
Gennari), Muratore, Porcaro, Suarino; Caira(49' Improta), Conte (78'
D'Angelo). A disp: Volturo, Signorelli, Simeri, Giglio. All: Bitetto
Arbitro: Piero Ceccato (Bassano del Grappa) assistenti: Rugini-Cinquini
Marcatori: 30' Conte (M), 72' Guidone (F) rig.
Note: terreno di gioco in ottime condizioni, spettatori 130 circa.
Ammoniti: Cucciniello (F), Bonasia, Scuffia, Muratore (M). Espulso:
Benci (M) al 41' per doppia ammonizione.
Articolo
a cura di D. Mosconi
pubblicato il 29/10/2012 Ore 12:22